L’ultimo appuntamento della rassegna firmata “Teatro Dallarmadio” per la stagione 2018/2019 al Teatrexmà
È andato in scena mercoledì 15 maggio al Teatrexmà di Cagliari, lo spettacolo FM e il suo doppio di e con Fabio Marceddu che ne firma la regia insieme con Antonello Murgia ̶ regista e collaboratore ̶ con cui si è chiusa la rassegna della stagione 2018/2019 all’Exmà di Cagliari.
Sul palco, un Fabio Marceddu a tratti introspettivo presenta un se stesso teatrale che strizza l’occhio all’adolescente inquieto che è stato; si racconta rivivendo e condividendo momenti del proprio vissuto, mettendosi a nudo tra vecchi timori, antiche inadeguatezze e ingiustizie subite.
In una scansione temporale artefatta lo vediamo sul palco bambino, poi adolescente e infine adulto. Assistiamo, partecipi, alla trasformazione e presa di consapevolezza dell’uomo che passa dall’infanzia all’età della ragione. Sullo sfondo, l’immagine di una Cagliari del passato, in cui provincialismo e grettezza imperversano con i giusti momenti di riscatto.
Così, la scoperta del genere sessuale, le discriminazioni e infine l’affermazione della propria identità umana e sessuale condiscono una drammaturgia dove è il teatro la stella più luminosa del sistema solare rappresentato dalla vita ormai trascorsa, che, una volta condivisa, non ci appartiene più.
Il teatro come protagonista e antagonista a un tempo, e infine ciò che comunemente chiameremmo “il teatro nel teatro” ma che qui diventa “il teatro non teatro”. L’amore per lo stesso, la vocazione e quindi la necessità di praticarlo nonostante tutte le difficoltà che gli attori incontrano durante il percorso. E poi la scoperta e lo studio di Beckett, Foscolo, Quenau, Wedekind, Max Aub, Copi, Genet nel corso di tutta una vita dedicata all’arte, che diventano vita stessa.
L’impossibilità di tornare indietro anche di fronte alle sfide più difficili e finalmente le soddisfazioni fatte di esibizioni nazionali e internazionali, l’accettazione del sé più autentico e della condivisione delle piccole gioie quotidiane, il tutto servito con abbondanti risate, fanno di “FM e il suo doppio” un piccolo gioiello della prosa nostrana, capace di brillare oltre i confini del Teatrexmà.