Il Codacons chiede ai Prefetti di imporre il divieto di fumo in tutti i litorali d’Italia: “Pronti a denunciare i Comuni per concorso in inquinamento e danneggiamento ambientale”
Si prevede un’estate difficile per tutti i fumatori in Italia. Il Codacons parte all’attacco per vietare l’uso delle sigarette nelle spiagge italiane e annuncia con un comunicato la diffida alle Prefetture per estendere il divieto in tutti i litorali. Secondo il “Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori”, ad oggi la situazione è “a macchia di leopardo e crea incertezze tra i cittadini e disparità di trattamento”.
Dopo l’appello lanciato nelle scorse settimane al ministero dell’Ambiente, il Codacons è dunque pronto a intraprendere una battaglia legale. Se è vero che sono state adottate misure significative per liberare le spiagge dalla plastica, “non è stato fatto ancora abbastanza per tutelare la salute dei bagnanti dai rischi connessi al fumo e per difendere l’ambiente”. L’obiettivo è, da una parte, salvaguardare la salute dei cittadini dai rischi connessi al fumo e dall’altra difendere le spiagge da tutti i residui di sigarette abbandonati sulla sabbia. Secondo la scienza, la decomposizione dei mozziconi durerebbe fino a 5 anni, inquinando il mare più di quanto faccia la plastica.
La richiesta del “Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori” ai Prefetti è “di ordinare alle amministrazioni comunali l’adozione di apposite ordinanze tese a stabilire divieti di fumo e di abbandono di prodotti da tabacco sulle spiagge di loro competenza”. Nell’eventualità in cui non dovessero essere adottate misure urgenti, il Codacons intende denunciare i Comuni inadempienti per concorso in inquinamento e in danneggiamento aggravato del patrimonio naturale.
Attualmente, in Sardegna, i Comuni di Sassari e Stintino sono tra i pochi ad aver già imposto ai bagnanti il divieto delle sigarette nelle spiagge sotto la loro giurisdizione.