Sabato 22 Giugno dalle 19,00 presso l’ex Frantoio a Villa Verde si svolgerà la terza performance di Jacopo Cau. Nell’occasione sarà ospite per la presentazione del suo libro Gramsciart Francesco Del Casino.
Sabato 22 Giugno dalle 19 presso l’ex Frantoio a Villa Verde si svolgerà la terza performance di Jacopo Cau. Nell’occasione sarà ospite per la presentazione del suo libro Gramsciart Francesco Del Casino.
Si potrà anche nell’occasione visitare la mostra Nessuna Pietà, ispirata al pensiero e opera di Antonio Gramsci, inaugurata l’11 Maggio.
“Né un martire né un eroe”.“Io non voglio fare né il martire né l’eroe. Credo di essere semplicemente un uomo medio, che ha le sue convinzioni profonde, e che non le baratta per niente al mondo”. Così Antonio Gramsci scriveva al fratello Carlo il 12 Settembre del 1927 in una lettera che dà di Gramsci il profilo di un uomo forte e risoluto la cui eredità è pesante e difficile da amministrare nella vita quotidiana come nell’arte. L’artista che interagisce con l’opera e il pensiero gramsciano lo fa conscio che non è un semplice pittore o scultore ma assurge alla funzione di intellettuale organico.
Quindi essere intellettuali senza ‘aura’, consapevoli che non esiste alcuna turris eburnea da cui guardare e capire il reale, e che quindi occorre prendere la responsabilità di scegliere.
Così Jacopo Cau si pone in questa mostra come artista sociale modernissimo e nelle sue 27 opere tra sculture, installazioni, disegni e dipinti ci suggerisce mille letture del pensiero e dell’opera di Antonio Gramsci.
L’artista analizza Gramsci con gli occhi di chi vive nel 2019 lo rilegge per ritrovarne i pensieri e la testa che li produsse in questo nuovo secolo e lo pone come luce per l’analisi dei fatti storici.
E così, la mostra segnata da tre grandi argomenti (fascismo, religione e economia) si caratterizza per modernità nelle forme e nel contenuto con la forza tipica dei giovani che fanno della trasgressione una risorsa.
Cau conscio del suo ruolo analizza i fatti storici di ieri (Pratobello) e quelli di oggi (con la stoppa in cima al forcone) , ripercorre in modo originale i legami familiari con un violino tecnologico ma vuole anche testimoniare il suo ruolo di artista sardo con l’omaggio a Foiso Fois ( il primo murales isolano) e le sue interpretazioni scultoree della testa del rivoluzionario Gramsci (Non si suona, Gramsci Fumatore).
L’artista analizzando il pensatore Alerese in questa mostra dà l’opportunità a tutti noi di riflettere sulla storia del novecento con strumenti nuovi sia nella forma che nel contenuto.