Domenica 23 giugno si inaugura al Centro Culturale Giovanni Lillu di Barumini la mostra dedicata alla Sardegna di fine ‘800
Barumini, 19 giugno 2019. Sardegna, Liguria e Nuova Guinea legate dalla storia e da un filo conduttore: la vita e le esperienze dell’esploratore genovese Luigi Maria D’Albertis. Ed è per raccontare le vicende quasi completamente dimenticate dell’ex garibaldino e che uniscono queste tre realtà, vicine e lontane, che il Comune di Barumini e la Fondazione Barumini Sistema Cultura presentano la mostra “L’esploratore ritrovato nella Sardegna di fine ‘800“. Nata dalla collaborazione con il Comune di Genova e il Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo (Genova), l’esposizione visitabile fino al 31 gennaio 2020, sarà inaugurata domenica 23 giugno dalle ore 18, al Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale “Giovanni Lilliu” di Barumini.
All’inaugurazione della mostra che intende riscoprire e divulgare proprio le pagine poco note dell’avvincente storia legata a D’Albertis, interverranno il sindaco di Barumini, Emanuele Lilliu; le curatrici della mostra Anna Rita Punzo e Maria Camilla De Palma (direttore del Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo – Genova); la dottoressa Anna Segreti Tilocca (ex direttore degli Archivi di Stato di Sassari e Nuoro) e il professor Paolo Puddinu. È stato invitato a partecipare l’assessore regionale della cultura, Andrea Biancareddu.
LA MOSTRA. L’allestimento pone in dialogo manufatti ottocenteschi di produzione isolana, pezzi originali della collezione etnografica provenienti dalla Nuova Guinea, manoscritti, documenti d’archivio e oggetti personali appartenuti ai cugini genovesi. La mostra vuole restituire, inoltre, l’esclusivo ritratto dell’uomo dietro l’esploratore e presentare la figura del Capitano Enrico Alberto D’Albertis, nel cui castello genovese – oggi Museo delle Culture del Mondo – sono custodite le collezioni e i documenti riferite alle vicende e imprese storiche dei due protagonisti.
LA STORIA. Se infatti le imprese, le scoperte e le ricerche di cui Luigi Maria fu protagonista fino al 1888 sono note ed edite, il periodo successivo al trasferimento nell’isola risultava oscuro e lacunoso. L’esploratore genovese visse gli ultimi dieci anni della propria esistenza a Sassari, dove morì il 2 Settembre 1901 e dopo quasi 120 anni il ricordo di quel periodo riemerge dai documenti d’archivio e dalle fotografie inedite scattate dal Capitano Enrico Alberto D’Albertis durante le visite al cugino in Sardegna.