In programma venerdì 5 luglio al Teatro Si’ e Boi un concerto di trentasei arpiste per celebrare la terza edizione della rassegna Magia d’estate
Magia d’estate è un evento musicale unico nel suo genere, giunto alla sua terza edizione sotto la direzione artistica di Tiziana Loi, presidente dell’Associazione Musicale Arpeggiando.
Guidate delle più accreditate docenti europee del celebre Metodo Suzuki, 36 giovanissime arpiste di età compresa tra i 5 e i 14 anni si esibiranno in un’orchestra d’arpe venerdì 5 luglio (inizio ore 20.30) nel Teatro Civico Si’ e Boi di Selargius, con il patrocinio dell’amministrazione comunale.
La manifestazione presenta una straordinaria formazione composta dal Suzuki Harp Ensemble dell’Associazione Musicale Arpeggiando di Cagliari, diretto da Tiziana Loi, dall’insieme Trilli e Glissé dell’Accademia Suzuki Talent Center di Torino, diretto da Gabriella Bosio, considerata la più importante docente di arpa a livello europeo, dall’Harp Ensemble del Centro Musicale Suzuki di Firenze, diretto da Emiliana Sessa e dalla classe d’arpa del Conservatorio di Como diretta dalla prof.ssa Ester Gattoni.
Le trentasei arpiste, nonostante la loro giovane si sono ripetutamente esibite in importanti Festival e concorsi sia in Italia che all’estero in città come Firenze, Cuneo, Caserta, Lione e Londra.
Il metodo Suzuki. “Voglio creare bravi cittadini. Se un bambino ascolta buona musica dal giorno della sua nascita ed impara a suonarla da solo, allora svilupperà sensibilità, disciplina e pazienza. Ed otterrà uno splendido cuore”. Con queste parole il violinista Shinichi Suzuki (1898 – 1998) spiega il suo metodo detto educazione al talento. Una filosofia educativa musicale che lavora sullo studente, nutrendo di stimoli il suo ambiente e sviluppandone contemporaneamente sia la maturazione artistica e tecnica, sia la moralità ed il carattere.
Il metodo Suzuki è diffuso in tutto il mondo perché si propone non solo di istruire i bambini sin dalla più tenera età, ma ha anche lo scopo di formare la persona nella sua interezza, in quanto la musica, imparata come la lingua materna, acquista il valore di mezzo per educare i ragazzi, valorizzandone le potenzialità, infondendo fiducia alle loro qualità, in accordo con la collaborazione delle famiglie.