Dal 5 luglio e fino al 22 settembre l’Exma ospita la personaledi Danilo Sini
Danilo Sini è uno degli artisti contemporanei più rappresentativi in Sardegna: la sua ricerca ha avuto inizio negli anni Ottanta e ha giocato un ruolo importante nella fase di transizione al Postmoderno, che si caratterizza per il rifiuto delle grandi narrazioni, per lo sradicamento dei confini e delle convenzioni, per il pluralismo e le diversità assunte come valore.
A lui, dal 5 luglio e fino al 22 settembre, è dedicata una personale curata da Gianni Murtas, ospitata nella Sala delle Volte del centro comunale d’arte EXMA di Cagliari, con la direzione artistica di Simona Campus e un nuovo allestimento firmato da Salvatore Campus.
L’esposizione conferma l’EXMA come polo del contemporaneo a Cagliari, rafforzando l’impegno condotto per la promozione dei linguaggi espressivi del nostro presente, in una prospettiva aperta al panorama internazionale e allo stesso tempo attenta a valorizzare le realtà più significative che operano nel nostro territorio. Dopo la monografica dello scorso anno dedicata ai Santissimi, l’estate 2019 è tutta per un altro protagonista del panorama isolano più innovativo e anticonvenzionale, la cui produzione si intende far conoscere al grande pubblico nella sua interezza e profondità di ricerca.
Pensata come un’esperienza in costante ridefinizione, la mostra restituisce la complessità degli orizzonti culturali in cui la ricerca dell’artista si sviluppa, tra una reiterata alternanza di tecniche e la continua riproposizione di elementi simbolici, per sottolineare le possibilità rigenerative dei linguaggi. Ma anche per suggerire che “ogni cosa è illuminata dalla sua storia”, e che questa, inevitabilmente, rimanda ad una realtà più complessa.
Il lavoro dell’artista attraversa alcuni dei nodi cruciali del dibattito estetico alla base delle ricerche per il nuovo Millennio, giocando con l’alterazione del significato delle immagini fino a configurare una sorta di metodologia dello scostamento semantico. In un insolito connubio di continuità e discontinuità, recuperando il fascino degli oggetti, Sini abbraccia molti approcci diversi alla produzione artistica, dai primi interventi sugli elettrodomestici alle installazioni con materiali comunemente usati, dagli scatti pittorici alle rielaborazioni fotografiche.