PAROLE BOMBE

Le parole come bombe: linguaggi artistici

Le parole come bombe: sabato 13 luglio a Ghilarza una serata dedicata ai linguaggi artistici tra Africa, Sicilia e Sardegna

Le parole sono come bombe: dai linguaggi artistici ai messaggi per la terra è il tema della giornata ricca di incontri e spettacoli organizzata sabato 13 luglio a Ghilarza, in località Su Cantaru dall’Associazione per Antonio Gramsci di Ghilarza. Protagonisti della serata l’Associazione Carovana SMI (Suono Movimento Immagine) di Cagliari, da anni impegnata in percorsi di formazione artistica che coinvolgono anche le persone migranti, e i Pupi di Surfaro, band siciliana vincitrice del Premio Andrea Parodi nel 2016 e ambasciatori del Premio “Voci per la libertà” di Amnesty International per il 2018.

Il dibattito di apertura, dalle ore 19, coinvolgerà gli ospiti prendendo spunto proprio dal testo Li me’ paroli dei Pupi di Surfaro: una riflessione critica  sulla società contemporanea, sulle sue contraddizioni e il suo pluralismo, sui percorsi artistici che liberano parole, idee, suoni volti a stimolare progetti di rigenerazione degli spazi che abitiamo contrastando un uso del linguaggio destrutturato e violento. Le parole sono come bombe, appunto, quelle parole ad alta frequenza d’uso rimbalzate, reiterate e condivise, che modificano l’interpretazione della realtà e ne condizionano persino i rapporti sociali. I linguaggi artistici aiutano a riformattare forme e spazi e diventano motore del modo di comunicare,  strumenti di costruzione del senso e della percezione del sé e degli altri, filo conduttore che attraversa terre e popoli nell’incontro di culture tra Sardegna, Sicilia e Africa. Temi a lungo esplorati da associazioni come Carovana e cari all’associazione di Ghilarza che porta e divulga il nome di Gramsci, anche attraverso il progetto di scuola popolare avviato alcuni anni fa.

La serata prosegue alle 21.30 con la performance dell’artista camerunense Romeo François MBogol, “L’eroe dimenticato”, accompagnato da Raul Boongaling alla chitarra e percussione elettronica, che porterà gli spettatori in un viaggio tra suoni e parole d’Africa. La regia è di Ornella D’Agostino e la produzione di Carovana SMI e si inserisce nel progetto Kelenya, selezionato tra i 16 progetti italiani presentati al bando di UNHCR e INTERSOS “Partecipazione-Azioni per la Protezione e la Partecipazione dei Rifugiati”, volto a sviluppare empowerment e capacity-building tra i partecipanti di diversa provenienza, in coerenza con gli obiettivi e le attività de La Città che viaggia, il programma pluriennale di Carovana sostenuto dal MIBAC, dalla RAS e dalla Fondazione di Sardegna. Romeo François  MBogol è un artista camerunese rifugiato in Sardegna. In questo spettacolo dedica la sua poesia agli eroi che, come Antonio Gramsci, hanno consacrato la propria vita a difendere il diritto alla libertà, in Africa come in Europa. La performance vuole collegare storie e luoghi diversi per riflettere sull’eroe dimenticato in ognuno di noi.

A chiudere la serata, a partire dalle 22,  sarà invece il  concerto della band siciliana Pupi di Surfaro, il trio composto da Totò Nocera (voce), Salvo Coppola (basso) e Pietro Amico (batteria), che rinnova la propria vocazione all’impegno politico e alla lotta sociale con il nuovo singolo Malamerika. Nu- Kombat-folk contro la guerra, contro gli armamenti, contro ogni forma di discriminazione. Pupi di Surfaro è un laboratorio in sperimentazione continua, nato dalla necessità di scoprire il folk, le radici, attraverso uno stile comunicativo contemporaneo. I testi esprimono una parola prorompente, poetica e diretta unita a un suono potente e trascinante. In continuità con il precedente pluripremiato album Nemo Profeta, il nuovo singolo ripropone un folk vivo e moderno, con un testo dissacrante e provocatorio, dove il linguaggio spazia dal dialetto siciliano, alla lingua italiana e all’inglese. Nati nel 2008, i Pupi di Surfaro partecipano nel 2010 all’XI Festival della Nuova Canzone Siciliana e aprono i concerti dei Modena City Ramblers in Sicilia. Nel 2013 sono semifinalisti a “Musicultura”. Nel 2014 comincia la collaborazione con l’etichetta DCave; con “Cantu d’amuri” vincono Il premio “Musica contro le Mafie” e vengono selezionati al “Premio Tenco 2014”. Nel giugno 2016 producono con Aldo Giordano il nuovo singolo “Li me’ paroli”, vincitore a Cagliari del  “Premio Andrea Parodi 2016” mentre a dicembre sono finalisti del “Premio Fabrizio De Andrè” all’Auditorium Parco della Musica di Roma, e vincono il Premio Assoluto “Band of the Year” e “Premio della Critica” al Tour Music Fest. Nel 2018 partecipano a Musicultura a Macerata e vincono il Premio “Voci per la libertà” di Amnesty International con il brano “‘Gnanzou”, che narra del tragico viaggio che un migrante deve affrontare per approdare in un porto sicuro.

Il singolo Malamerika, anticipa l’uscita in autunno del nuovo progetto dei Pupi Animal Farm, dedicato alla libertà, vera o presunta, e alle nuove schiavitù.

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