Valorizzare il patrimonio identitario della Sardegna tramitre Memory Wefts
Il progetto Memory Wefts, finanziato tramite Bando IdentityLAB_2 internazionalizzazione delle imprese culturali sarde e alla valorizzazione del patrimonio identitario della Sardegna- Regione Autonoma della Sardegna- Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Bando ROL (Arte, Attività e beni culturali) della Fondazione di Sardegna per l’annualità 2019. Un progetto dell’ATI TRAMAS, formata da Teatro Tragodia di Mogoro (capofila), l’Effimero Meraviglioso di Sinnai e Ditta Luigi Spano, ideato e progettato in collaborazione con Lara Melis e Ismaele Marongiu.
Il progetto, dal nome inglese che significa Trame di Memoria, ha come obiettivo quello di riscoprire la storia locale raccontando la tessitura tradizionale sarda ad un pubblico internazionale attraverso uno spettacolo teatrale evocativo, multidisciplinare, fatto di gesti, danze e di suoni, ispirato al racconto “Il cervo in ascolto” di Salvatore Cambosu, che narra in chiave allegorica la nascita delle varie tradizioni tessili della Sardegna.
Il cuore del progetto è lo spettacolo Istós (in greco telaio), composto da vari prodotti culturali che consentono agli spettatori di entrare completamente nel mondo delle tessitrici sarde da diverse prospettive. Parti essenziali del progetto sono: lo spettacolo in sé e la musica inedita realizzata ad hoc per lo spettacolo e suonata dal vivo; le scenografie, costruite anche con tappeti e arazzi realizzati da una selezione dei migliori artigiani del settore, che diventeranno una mostra visitabile sul palco alla fine dello spettacolo; i costumi, ispirati alle varie tradizioni tessili dell’Isola; uno show realizzato con la penna grafica che verrà proiettato durante lo spettacolo per stupire il pubblico; il Mondo Nuovo (strumento di pre-cinema), che sarà visionabile prima e dopo lo spettacolo.
“Il progetto nasce da Mogoro, terra di tessitura per raccontare tradizioni antiche e raggiungerà paesi lontani per raccontare la Sardegna, i suoi territori e la sua cultura”, commenta Giuseppe Onnis dell’associazione Tragodia. “Il tutto con l’ausilio anche di nuove tecnologie come la penna grafica: sarà Carol Rollo, illustratrice che collabora con il Corriere della Sera, a presentare le scene che si avvicenderanno sul palco”.
Il debutto dello spettacolo è in programma a Mogoro il 1 settembre 2019, in concomitanza con la Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna e ad arricchire la giornata ci sarà anche la proiezione del docu-film “Isole gemelle – dalla Sardegna a Okinawa sul filo della tessitura” prodotto dall’associazione Carta Bianca e da Stefania Bandinu.
“Abbiamo pensato ad un prodotto fatto anche di suggestioni, con il ricorso ad una musica sarda non scontata, in cui la tessitura diventa un po’ una danza”, spiega Maria Assunta Calvisi, dell’Effimero Meraviglioso. “ Ci saranno i ritmi di Elena Fadda, percussionista e le chiavi musicali adattate anche con la preziosa collaborazione di Rossella Faa”. Gli fa eco Virginia Garau, presidente di Tragodia: “Sarà un debutto importante quello a Mogoro con le attrici, tutte donne, in scena a parlare dell’arte della tessitura, un ‘arte tramandata per generazioni e dai tratti tipicamente femminili. Un sapere antico che si ripete secondo un ritmo e un rituale arcaico e ancestrale e richiama la figura delle Janas”. “Lo spettacolo Istós- aggiunge Virginia Garau,” sbarcherà poi a gennaio 2020 ad Hannover e a Londra , nello stesso periodo in cui si tengono due grandi fiere dedicate al settore tessile, il Domotex (Hannover) e il Larta ( Londra)”.
Fiore all’occhiello del progetto è il videogioco narrativo, la cui pubblicazione sulle piattaforme Android e IOS è prevista per dicembre 2019, che porterà l’utente in un viaggio alla scoperta della tessitura tradizionale sarda attraverso un percorso fatto di luoghi, personaggi e tradizioni identitarie della Sardegna. Legato allo spettacolo teatrale, è anch’esso ispirato al racconto di Cambosu ma ambientato in epoca contemporanea. Il videogioco sarà progettato anche in ottica turistica e promosso nei vari luoghi dell’Isola protagonisti del viaggio interattivo. “Abbiamo voluto dare dei tratti innovativi al videogioco inserendo tra i personaggi delle persone reali”, sottolineano i progettisti Ismaele Marongiu e Lara Melis. “Gli utenti potranno contattarle e incontrarle di persona, per prenotare una visita guidata o un’altro tipo di esperienza che gli consenta di conoscere meglio i luoghi di questo viaggio e quindi la cultura identitaria dell’Isola.