Rossella Faa chiude in bellezza il cartellone di “Palcoscenici d’Estate” 2019 a cura del Teatro del Segno
Domenica 18 agosto alle 22 in piazza dei Balli ad Allai la cantante, compositrice e performer interpreta “Canzoni a Casaccio” sulle note di Giacomo Deiana (chitarra) e Nicola Cossu (contrabbasso) per un viaggio tra parole, note e emozioni. Il coinvolgente concerto/spettacolo racchiude come una “scatola magica” storie e leggende dell’Isola e ricordi di famiglia, piccole e grandi (dis)avventure domestiche e incontri con la “fauna” cittadina, accanto a variazioni sull’amore tra ironia e poesia.
Il talento di Rossella Faa per l’ultima notte di “Palcoscenici d’Estate” 2019: s’intitola “Canzoni a Casaccio” l’intrigante concerto/ spettacolo che domenica 18 agosto alle 22 in piazza dei Balli ad Allai chiuderà la kermesse a cura del Teatro del Segno per un percorso sul filo delle note e delle emozioni, tra ironia e poesia. Riflettori puntati sull’eclettica cantante, compositrice e attrice che proporrà un’antologia dei suoi brani più conosciuti e amati insieme a brevi racconti attinti alla memoria e alle tradizioni familiari come al ricco patrimonio di storie e leggende dell’Isola.
L’artista
Raffinata e moderna cantastorie, l’artista di Masullas sbarca nel Barigadu alla testa dell’affiatato trio che schiera Giacomo Deiana alla chitarra e Nicola Cossu al contrabbasso per un ideale viaggio nella Sardegna di ieri e di oggi, tra atmosfere paesane e suggestioni metropolitane, ricordi d’infanzia e piccole e grandi tragedie del quotidiano, ritratti di personaggi stravaganti, divagazioni sull’amore e sulle convergenze astrali. “Canzoni a Casaccio” – spiega Rossella Faa – è come «una scatola magica piena di racconti e canzoni» cui attingere di volta in volta, sulla falsariga degli albums “Baa-Bà”, “Sighi Singin’” e “Bella Bella” con melodie evocative e talvolta struggenti, dove le sonorità de sa limba si sposano a armonie e metriche latine.
Sulle note di “Soba” e “Arrannegadedda”, “Ta Bellu Su Domminigu” e “S’Acqua ‘e s’Oru”, ovvero di “Maria Farranca” e “Su Sprigu”, o magari di “Bella Bella”, “Sa Meba Pirongia” e “Bah, Miticoi Ca…” l’istrionica Rossella Faa racconta il complicato gioco delle passioni umane e disegna un divertito affresco di varia umanità, tra vizi e debolezza e (rare) virtù.
I temi
Il mondo della natura diventa materia d’ispirazione e canto insieme alle sfaccettature e le contraddizioni dell’animo umano, tra cronache di innamoramenti autunnali e bozzetti paesani, novelle dai toni misteriosi e quasi orrorifici e trasfigurazioni in musica di antiche e nuove paure, dove le creature dell’immaginario popolare lasciano il posto alla straordinaria fauna cittadina composta di animali e insetti talvolta “esotici”, la cui apparizione diventa metafora delle inquietudini contemporanee. “Canzoni a Casaccio”, quindi, nel paese della “Casa sull’Albero” per riscoprire alcuni dei pezzi più originali e interessanti del repertorio della cantante e compositrice nonché attrice, con all’attivo un’intensa carriera come interprete e autrice, con collaborazioni con artisti come Piero Marras, Marino De Rosas, Andrea Parodi, Elena Ledda, con le Balentes e con Paolo Alfonsi e compagnie teatrali – dal Teatro di Sardegna a L’Effimero Meraviglioso e Il Teatro del Segno.
Sapienti intrecci tra parole e note – in cui affiora il legame profondo con la musica d’oltreoceano, tra Bossa Nova e Jazz – in cui la narrazione anticipa o diventa fantasioso pretesto per una canzone, in un affascinante divertissement in compagnia della verve e della simpatia di Rossella Faa e dei suoi compagni di viaggio, una performance brillante e coinvolgente capace di far vibrare le corde della mente e del cuore, per far sorridere e pensare.
“Palcoscenici d’Estate” ad Allai – a cura del Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda – con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai e della Regione Sardegna nasce con l’intento di offrire ad abitanti e turisti un ricco carnet di eventi tra arte e cultura – incastonati tra le architetture del centro storico e i paesaggi del Barigadu.