Cala il sipario sulla settima edizione di MEDinART: tra i protagonisti della giornata di sabato 7 settembre, il progetto “Periferie dell’Infinito” di Davide Catinari, lo spettacolo audiovisivo “Visioni Periferiche”, l’energia dell’ensemble RTP e i corti di Skepto.
Cala il sipario domani (sabato 7 settembre) a Samassi per la settima edizione di MEDinART, il festival di terra, musica e arte quest’anno diretto e organizzato da Sa Ghia APS, con la codirezione artistica del musicista e compositore Emanuele Contis. Sabato 7 settembre gli appuntamenti inizieranno già dalle prime ore del mattino (dalle 9 alle 17 continuano le attività del cantiere “Manus de agiudu” a Casa Pittau), mentre al Parco tematico apriranno la serata (alle 18.30) le attività per i più piccoli presso l’area BABYinART con Bardunfula la Ciclogiostra.
Verrà allestita, inoltre, l’area Food&beverage con Brebeiburger street food. Alle 19 si terrà l’inaugurazione dei percorsi visuali realizzati dagli artisti ospiti di questa edizione: Daniele Gregorini, Daniela Frongia Jana’S, Ema Jons, Silvano Caria e Mario Grecu (questi ultimi nati e cresciuti proprio a Samassi). Alle 21 luci e amplificatori accesi per il reading musicale di Davide Catinari “Periferie dell’Infinito”, con le sonorizzazioni di Samuele Dessì e i live painting di Gildo Atzori (e con la partecipazione di Nico Meloni): uno spettacolo al limite tra parole, suoni e visioni, con musiche originali dei Dorian Gray. Catinari, cantante e fondatore dei Dorian Gray (formazione “storica” della musica indie in Sardegna), in questa occasione veste i panni del narratore, in una performance che ruota intorno ai racconti, da lui scritti e interpretati, che attraversano la vita di tre artisti vissuti in epoche diverse del Novecento ma accomunati da una scelta estrema: Pepi Lederer (1910 – 1935), diva mancata dell’America degli anni Trenta, il poeta e pittore argentino Alberto Greco (1931 – 1965) e Francesca Woodman, rivoluzionaria fotografa statunitense (1958 – 1981). A seguire (alle 22.30) lo spettacolo audio-visivo creato su misura per la settima edizione del MEDinART intitolato “Visioni periferiche” a cura del musicista e compositore Emanuele Contis, del compositore e sound artist Alessandro Olla e del filmmaker Alonso Crespo: una performance dal vivo che ricercherà immagini e suoni evocativi all’interno e ai confini del suolo samassese. Ad animare la parte finale della serata la carica esplosiva degli RTP (ore 23.30), progetto che ripercorre la storia del reggae, rocksteady dai suoi albori con approccio jazzistico, con Emanuele Pittoni alla voce, Gianluca Pitzalis alla chitarra, Adriano Sarais alla tromba, Andrea Parodo al basso e Marco Caredda batteria.
Chiude il festival il tradizionale appuntamento (alle 00.30) con i corti targati Skepto International Film Festival (con il contributo di “Sardegna Film Commission”). Visioni periferiche è il tema che caratterizza questa edizione, e pone l’accento sulla periferia, ideale e fertile terreno sul quale seminare, approfondire e sviscerare i più ampi significati legati al suo reale significato, troppo spesso relegato a luoghi ai margini, sovente indice di degrado e abbandono.
La periferia costantemente contrapposta al centro, moderno e sicuro. La Sardegna (periferia d’Italia) si trova sempre più spesso a dover fare i conti con lo spopolamento dei suoi centri urbani, fenomeno che ne amplia la percezione d’isolamento. L’obiettivo, è quindi quello di guardare con nuovi occhi i luoghi che ci circondano per trovare in essi la chiave per una rinascita e riacquistare speranza nel futuro, interessarsi alle innovazioni e prendersi cura degli usi, costumi e delle tradizioni.
MEDinART è patrocinato dal Comune di Samassi, dall’Associazione Internazionale della Terra Cruda (Terraccogliente e Unione dei Comuni “Terre del Campidano”), dall’Associazione PRO LOCO Samassi “Gianni Cattari”, dalla Fondazione Sardegna Film Commission, da Sardex.net e Ecoplastar srl , dallo STUDIO TECNICO P.I. Sandro Mancosu e dalle attività produttive samassesi. IL FESTIVAL – MEDinART nasce a Samassi con lo scopo di valorizzare il territorio e le esperienze samassesi, attraverso la commistione di influenze e culture, con l’arte come comune denominatore. E’ proprio l’espressione artistica, infatti, ad offrire possibilità di riscatto e profonda attenzione verso la riqualificazione delle periferie.
Ideata dal direttore artistico Emanuele Contis, Mauro Montis e Roberta Concu, la rassegna è stata sviluppata nel tempo da un comitato spontaneo di ragazzi dai 14 ai 30 anni, gruppo che è cresciuto e si è sedimentato nel corso degli anni. Il MEDinART è figlio di un’opera corale che coinvolge l’intera popolazione di Samassi e intende rispecchiare le caratteristiche e le dinamiche della sua variegata comunità. Dall’edizione 2019 il festival viene organizzato dalla neonata associazione Sa Ghia APS, che fa tesoro dell’esperienza maturata negli anni e dell’importante capitale umano cresciuto parallelamente al festival e mira a promuovere l’accoglienza e l’integrazione sociale, viatici primari per la prevenzione della povertà educativa e dell’emarginazione (intra ed extra scholam).
IL LUOGO – Il Comune di Samassi si erge al centro della pianura del Medio Campidano e si estende attorno al piccolo colle che oggi, con la sua chiesa romanico-pisana di San Geminiano, ne rappresenta l’emblema. Il centro urbano, popolato da oltre cinquemila abitanti, è solcato e diviso in due parti dal Rio Mannu, un corso d’acqua a carattere torrentizio che da sempre è stato centro della vita sociale ed economica per il paese. Il fertile territorio pianeggiante è completamente coltivato con rinomate varietà di cereali, ortaggi e viti, ma sono presenti anche numerosi oliveti e mandorleti. Grandi estensioni sono dedicate alla coltura del carciofo, considerato il prodotto di maggiore pregio tra le tipicità locali e che ogni anno viene promosso attraverso la Sagra del Carciofo, una tra le più importanti fiere mercato del settore in Sardegna. Samassi è altresì conosciuta per la qualità dei suoi prodotti enogastronomici e per la raffinatezza della sua cucina tradizionale. Nel territorio del Medio Campidano una delle caratteristiche che ancora oggi la contraddistingue è la vivacità della sua vita sociale e culturale. La Pro loco e le numerose associazioni culturali e sportive promuovono innumerevoli eventi che permettono di conoscere e apprezzare le svariate eccellenze locali. Tra queste è da citare il tradizionale carnevale samassese e l’intensa attività musicale degli artisti locali emblematicamente rappresentati dalla storica Banda Musicale Stanislao Silesu, associazione che da quasi un secolo promuove la cultura samassese in Sardegna e nei più prestigiosi consessi internazionali.