Ci sono tre università italiane a livello tecnlogico tra le prime duecento al mondo. Lo rivela la classifica pubblicata dalla rivista indipendente britannica Times Higher Education.
A comporre il podio tricolore ci sono le due eccellenze pisane, la Scuola Superiore Sant’Anna e la Normale, e l’Università di Bologna.
I due atenei toscani sono saliti rispettivamente di 4 e 9 gradini, classificandosi alla 149esima posizione (Sant’Anna) e alla 152esima (Normale), mentre l’Università di Bologna è balzata dalla posizione 180 alla 168. Tra i primi 300 atenei al mondo anche l’Università di Padova, l’Università Vita-Salute San Raffaele e la Sapienza di Roma. Sono 45 gli atenei italiani (2 in più dell’anno scorso) su un totale di 1.396 università di 92 Paesi, valutate per insegnamento, trasferimento tecnologico, ricerca, impatto delle citazioni scientifiche e internazionalizzazione dello staff accademico.
L’Italia è così il terzo Paese europeo più rappresentato in classifica insieme alla Spagna, e l’ottavo a livello mondiale.
La graduatoria comprende in totale 1396 atenei rappresentanti 92 paesi. Le università sono state valutate in base a insegnamento, trasferimento tecnologico, ricerca, impatto delle citazioni scientifiche e internazionalizzazione dello staff accademico.
Nella top ten degli atenei mondiali troviamo l’Università di Oxford in testa per il quarto anno consecutivo, seguita al secondo posto dal California Institute of Technology, che risale dalla quinta posizione. La medaglia di bronzo va ancora alla Gran Bretagna con l’Università di Cambridge. Seguono poi Stanford University, Massachusetts Institute of Technology, Princeton, Harvard, Yale, l’Università di Chicago e l’Imperial College di Londra.