In programma domani, martedì 17, lo spettacolo di Clara Murtas con Daniela Musio e Valentina Sulas
Proseguono gli appuntamenti con la rassegna de Il crogiuolo “Teatri di pietra – la città che parla con le sue mura”, domani martedì 17 settembre 2019, ore 18, nella villa di Tigellio, grazie alla collaborazione con Orientare, il Crogiuolo propone “Le ceneri di Attilia” di Clara Murtas, con Daniela Musio e Valentina Sulas.
Venne costruito dal romano Lucio Cassio Filippo in onore di sua moglie, la matrona Atilia Pomptilla, nel II secolo[1]. La tomba, decorata all’esterno da una facciata con due colonne (ne è superstite un capitello) e frontone, è composta da un pronao e due camere funerarie.
In base alle iscrizioni metriche latine e greche incise sulle pareti del pronao (CIL X 7563-7578, oggi scarsamente leggibili o distrutte), si può ricostruire la vicenda dei due coniugi, esiliati in Sardegna: Atilia sarebbe morta dopo aver offerto in voto agli dei la propria vita in cambio di quella dell’amato. Nella decorazione del frontone, accanto ai girali fioriti che simboleggiano la iuno di Atilia, si possono notare due serpenti, simbolo del genius di Cassio Filippo: da essi deriva il nome popolare di grotta della Vipera.
Questo monumento è stato salvato dallo studioso Alberto Della Marmora, che durante i lavori di costruzione della strada reale Cagliari-Porto Torres nel 1822 ne impedì la distruzione (sono ancora visibili nella parete rocciosa i fori per le mine, poi rimasti inutilizzati). L’accesso alla grotta della Vipera è consentito al pubblico, che può osservare la tomba dal cortile esterno.Nel testo di Clara Murtas, che per la seconda volta si confronta con una lettura del monumento, la vicenda di Atilia Pomptilla e Cassio Filippo, momumento all’amore per eccellenza, viene riscritta immaginando un dialogo tra Atilia e una donna vittima di femminicidio.