Forma e Poesia nel Jazz: la pianista Sade Mangiaracina col suo trio (ore 20) e il quartetto del sassofonista Stefano Di Battista (ore 21.30) protagonisti a Cagliari della seconda serata del festival.
Tra gli altri appuntamenti della giornata l’apertura della mostra del Museo del Sassofono di Fiumicino. Seconda giornata con tanti appuntamenti, venerdì 27 a Cagliari, per Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato dall’omonima cooperativa, che fino a domenica (29 settembre) scrive le pagine della sua edizione numero ventidue.
La musica prende il via a mezzogiorno con una nuova “incursione” del contrabbassista Matteo Costa e del trombettista Marco Pittau a bordo della Metropolitana leggera della linea Gottardo-Repubblica: un appuntamento proposto grazie alla collaborazione dell’ARST.
Poi, dal pomeriggio, le attività si concentrano all’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero, dove il festival fa base quest’anno. Alle 17 (con ingresso gratuito) apre i battenti la mostra del Museo del Sassofono di Fiumicino, una collezione di strumenti frutto della costante e meticolosa raccolta compiuta in oltre trent’anni di attività dal musicista e docente Attilio Berni. In esposizione cinquanta pezzi tra i più rari e inusuali, per districarsi nelle innumerevoli metamorfosi del sassofono seguendo un connubio tra arte ed artigianalità, creatività e tradizione, che dalla bottega dell’inventore Adolphe Sax giunge fino ai nostri giorni.
Alle 18 inizia invece la seconda delle quattro conferenze sulla storia del jazz tenute, anche per questa edizione, dal musicista e musicologo Enrico Merlin, che stavolta si concentra sul sessantennio dal 1959 ai giorni nostri, mentre alle 19 è il momento degli show case e aperitivi musicali.
Poi, alle 20, microfoni e riflettori si accendono per il primo dei due concerti della serata (con ingresso a pagamento): protagonista Sade Mangiaracina in trio con Salvatore Maltana al contrabbasso e Gianluca Brugnano alla batteria. Classe 1986, talento fra i più interessanti del jazz nazionale, la pianista siciliana ha registrato un anno fa per l’etichetta Tǔk Music di Paolo Fresu l’album “Le mie donne”: otto ritratti in musica di grandi figure femminili, otto brani originali composti e arrangiati da lei stessa, che mettono in evidenza l’anima mediterranea di Sade Mangiaracina inserita nel contesto della musica improvvisata.
Da un talento emergente a uno dei jazzisti italiani più affermati a livello internazionale: alle 21.30, per il secondo set della serata, sale sul palco dell’EXMA Stefano Di Battista (sax alto e soprano) alla testa del suo quartetto con Andrea Rea al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria. Cinquant’anni compiuti lo scorso febbraio, nel corso di una carriera cominciata presto sotto l’influenza di Massimo Urbani, e decollata a metà anni Novanta da Parigi, suonando con musicisti del calibro di Michel Petrucciani, Aldo Romano, Elvin Jones, Jacky Terrasson, l’ONJ, il sassofonista romano può vantare un bagaglio di esperienze davvero ragguardevole, con una discografia che conta – tra gli altri – cinque album per la prestigiosa etichetta Blue Note.