Per la stagione autunnale di I.E.R.F.O.P. cultura presentato il libro di Rita Russu “Senza Respiro Cagliari”, Aula Magna Salaris
Avviata con la presentazione del libro “Senza Respiro”di Rita Russu, la stagione autunnale dedicata alla cultura dell”Istituto Europeo per la Ricerca, la Formazione e l’Orientamento Professionale di Eccellenza per disabili e emarginati (I.E.R.F.O.P. Onlus). L’appuntamento rientra in una tradizionale programmazione di incontri culturali ispirati dalla sua missione fondante: Cultura e Formazione per l’Inclusione in tutte le fasce d’età, che vuole ribadire ancora una volta la vocazione dell’Istituto a coniugare impegno scientifico, culturale e sociale con l’obbiettivo di coinvolgere un pubblico sempre più ampio.
L’IERFOP è una struttura aperta e accessibile – precisa il Presidente Roberto Pili – un luogo di formazione e inserimento sociale e lavorativo delle categorie svantaggiate e intende investire nel rapporto privilegiato con il territorio realizzando eventi culturali e scientifici. L’istituto intende facilitare le persone che vogliono avvicinarsi alle forme artistiche, superando barriere fisiche e sensoriali, nel tentativo di avviare una riflessione sull’accessibilità universale dell’arte e della cultura.L’incontro di presentazione del libro di Rita Russu “Senza respiro” pubblicato da LFA Publisher, a cui hanno partecipato il Presidente di IERFOP Roberto Pili, Bachisio Zolo Direttore e responsabile dell’attività didattico-formativa, Donatella Petretto dell’Università di Cagliari e il Pedagogista Gian Pietro Carrogu è stato un vivace momento di discussione sull’opera, da cui emerge predominante la forza della protagonista Elena, capace di piegare una realtà drammatica e traumatica in una opportunità di salvezza di sé stessa.
Nell’incontro l’autrice, ha esposto i temi affrontati nel libro, uno spaccato della vita di più persone, un intreccio di storie legate fra loro da un elemento centrale che è la relazione, uomo – donna e relazione tra donne. Un percorso che non esplicita mai l’elemento dell’amicizia, della complicità e del conflitto tra donne ma, lo fa emergere dalle posizioni, dai desideri e dai dialoghi di Elena, Iole e Maria, le tre protagoniste che rappresentano altrettante sfaccettature di modelli di femminilità. In un continuo divenire, le tre donne si mettono a nudo con le loro fragilità e insoddisfazioni. Le figure maschili emergono quasi come meta-oggetti, obiettivi da raggiungere e conquistare, in un affanno che a tratti si svuota di significato facendo affiorare quanto invece il rapporto di complicità tra amiche sia un motore capace di colmare l’instabilità offerta da amori sfuggenti.
Una complicità femminile forte e che si contrappone allo scontro aperto con le donne degli uomini amati.