Lettera aperta della rappresentanza studentesca universitaria di Cagliari. Affamati di risposte.
Anche quest’anno si ripresentano i problemi dell’inadeguatezza delle mense ERSU, e come ad ogni apertura dell’anno accademico l’attesa in fila per il pasto è incompatibile con le esigenze degli studenti. L’introduzione della tessera dematerializzata ha ulteriormente aggravato una situazione già carente, costringendo gli studenti in fila a tempi di attesa interminabili.
Questo conferma quanto da anni denunciamo rispetto alle tante, gravi carenze dei servizi dell’ERSU e, in particolare, del servizio mensa. “La mensa di via Trentino a cui si rivolgono gli inquilini della casa dello studente, gli utenti delle biblioteche, gli studenti del polo umanistico, parte di quelli del polo IngArch e alcuni, pochi coraggiosi del polo SEGP, con i suoi 192 posti è di capienza del tutto insufficiente a ricevere il grande afflusso che vi si riversa durante la pausa pranzo” dichiara Gaia Pitzalis, coordinatrice di UniCa 2.0.
“Inoltre, questo problema vedrà un peggioramento nel momento in cui i Corsi di Lingue verranno trasferiti nell’ex edificio di Geologia, in via Trentino, andando a saturare ulteriormente la struttura della mensa. La mensa della Cittadella di Monserrato, da 260 posti, è al momento ancora sprovvista di cucina e a sua volta insufficiente a soddisfare le esigenze del plesso più numeroso dell’Ateneo, su cui grava peraltro il fattore dell’isolamento. Restano poi totalmente scoperti da punto mensa il polo SEGP, Campus Aresu e Palazzo delle Scienze, che ancora ospita alcuni corsi di studio, i cui studenti si trovano spesso nelle condizioni di non poter usufruire del servizio, a causa della distanza dalle strutture dell’ERSU e degli orari di lezione.” Sentite le rappresentanze sindacali abbiamo ricevuto delle rassicurazioni sulla risoluzione in tempi brevi dei disagi degli scorsi giorni, presentatici come fisiologici al passaggio dalla tessera fisica alla tessera digitale con uso del QR code, ma la nostra attenzione resta alta rispetto a una situazione che rischia di ledere gravemente il diritto di ogni studente di accedere al pasto. Esigiamo delle risposte a problemi che si trascinano ormai da troppo tempo e che costituiscono un ostacolo aggiuntivo nel percorso degli studenti, che l’ERSU avrebbe invece il compito di facilitare, creando le condizioni per rendere effettivo il Diritto allo Studio. “UniCa 2.0 e i suoi rappresentanti sono a completa disposizione degli studenti per raccogliere segnalazioni in merito a disagi di qualunque tipo” continua la coordinatrice.
“Continueremo a monitorare la situazione e qualora le nostre richieste rimanessero inascoltate siamo pronti a ricorrere a tutti gli strumenti a nostra disposizione per difendere i diritti degli studenti e, se sarà necessario, a chiamare una manifestazione di piazza”.