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How to Film the World: Edoardo Morabito e Romolo Bugaro chiudono la II edizione

In prima visione per la Sardegna l’ultimo film di Franco Maresco: ad accompagnare la proiezione, il montatore Edoardo Morabito. Lo scrittore Romolo Bulgaro presenta invece l’ultimo lavoro di Alessandro Rossetto, Effetto Domino.

Due prime visioni per la Sardegna, due film che attraversano l’Italia da nord a sud, due sguardi d’autore originali e coraggiosi in chiusura della seconda edizione di How to Film the World, la rassegna organizzata dalla Società Umanitaria nata dall’esperienza del Carbonia Film Festival. Domanidomenica 13 ottobre, grande attesa per il nuovo lavoro di Franco Maresco con protagonista Letizia Battaglia, la fotografa ottantenne che con i suoi scatti ha raccontato le guerre di mafia, definita dal New York Times una delle “undici donne che hanno segnato il nostro tempo”.

Recentemente presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, La mafia non è più quella di una volta torna a raccontare gli aspetti più complessi e controversi della Sicilia, a 25 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio. Uno sguardo come sempre imprevedibile, quello di Maresco, tra passione e disincanto. 

Letizia Battaglia

Appuntamento alle 16 alla Fabbrica del Cinema. Ad accompagnare il film sarà Edoardo Morabito, uno dei più importanti montatori italiani e storico collaboratore di Maresco.  

Morabito sarà inoltre coinvolto nell’ultima delle masterclass del festival, che vede nei momenti dedicati alla formazione l’altra colonna portante delle sue attività. L’incontro con i ragazzi e le ragazze del progetto Carbonia Cinema Giovani si terrà alle 11 sempre alla Fabbrica del Cinema.  

Mentre il sipario su How to Film the World calerà alle 19 al Cine-Teatro Centrale per la proiezione di Effetto Domino. Una storia, quella firmata da Alessandro Rossetto, ambientata nell’operoso nord-est italiano. Al centro del racconto il cosiddetto business della vecchiaia, ovvero il mercato delle residenze di lusso per pensionati facoltosi. Un business che, nel film, non riesce a decollare scatenando un effetto domino nel destino di chi sperava di arricchirsi. A introdurre la proiezione sarà lo scrittore Romolo Bugaro, pluricandidato al Campiello, autore del romanzo da cui il film è tratto.  

Si chiude così la quattro giorni di proiezioni, masterclass, musica e incontri con ospiti dall’Italia e dal mondo. L’appuntamento con il grande cinema nel cuore del Sulcis è per il 2020, per quella che sarà la decima edizione del Carbonia Film Festival How to Film the World è un evento organizzato dalla Società Umanitaria di Carbonia insieme al CSC di Cagliari – Cineteca Sarda per la direzione artistica di Francesco Giai Via. Con il contributo della Direzione Generale Cinema del MIBACT e il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission

GLI OSPITI  

Edoardo Morabito – (Catania 12/02/1979) lavora come montatore e regista. Nel 2003 frequenta il corso di montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel 2006 lavora al cortometraggio di video arte Bicò, presentato al Taormina Film Festival. Nel 2008 dirige il documentario Lo stretto obbligato, selezionato al Roma Film Festival. Con il progetto documentario The Outpost vince per due volte una menzione speciale al Premio Solinas. Nel 2013 vince il premio come Miglior Film al 31 TFF, sezione Italiana.doc, con il documentario I fantasmi di San Berillo. Come montatore di fiction e documentari ha montato, tra gli altri, il film Liberami di Federica di Giacomo, Miglior Film alla Mostra del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti 2016. Belluscone. Una storia siciliana, di Franco Maresco, vincitore nel 2014 del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti, e del David di Donatello nel 2015 come Miglior Documentario Italiano. Sempre con Maresco ha montato Io sono Tony Scott. Ha montato inoltre opere prime di finzione tra le quali Il bambino di vetro di Federico Cruciani, selezionato al Festival di Roma. Dal 2014 è docente presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, sede di Palermo. Nel 2018 insegna montaggio al CSC di Roma. Nel 2009 è stato docente di montaggio presso l’Accademia delle Arti e delle Nuove Tecnologie di Roma. 

Romolo Bugaro – Nato a Padova nel 1961, nel 1993 ha pubblicato la raccolta di racconti Indianapolis presso la casa editrice Transeuropa di Ancona. Nel 1998 è uscito il suo primo romanzo, La buona e brava gente della nazione (Baldini & Castoldi e poi Tascabili Marsilio/Feltrinelli, 2019) finalista al Premio Campiello. Successivamente ha pubblicato i romanzi Il venditore di libri usati di fantascienza (Rizzoli, 2000), Dalla parte del fuoco (Rizzoli 2003) e Il labirinto delle passioni perdute (Rizzoli, 2006). Con quest’ultimo libro viene selezionato per la seconda volta tra i finalisti del premio Campiello. Nel 2015 ha pubblicato il romanzo “Effetto domino” (Einaudi e poi Tascabili Marsilio/Feltrinelli, 2019) dal quale è stato tratto l’omonimo film diretto dal regista Alessandro Rossetto, uscito nelle sale nel settembre 2019. Nel 2019 ha pubblicato il romanzo “Non c’è stata nessuna battaglia” (Marsilio).

I FILM

La mafia non è più quella di una volta– Nel 2017, a 25 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, Franco Maresco decide di realizzare un nuovo film. Per farlo, trova impulso in un suo recente lavoro dedicato a Letizia Battaglia, la fotografa ottantenne che con i suoi scatti ha raccontato le guerre di mafia, definita dal New York Times una delle “undici donne che hanno segnato il nostro tempo”. A Letizia, Maresco sente il bisogno di affiancare una figura proveniente dall’altra parte della barricata: Ciccio Mira, già protagonista nel 2014 di Belluscone. Una storia siciliana. “Mitico” organizzatore di feste di piazza, nei pochi anni che separano i due film Mira sembra cambiato, forse cerca un riscatto, come uomo e come manager, al punto da organizzare un singolare evento allo Zen di Palermo, “I neomelodici per Falcone e Borsellino”. Eppure le sue parole tradiscono ancora una certa nostalgia per “la mafia di una volta”. Intanto, visitando le celebrazioni dei martiri dell’antimafia, il disincanto di Maresco si confronta con la passione di Battaglia.       

Note sul regista Franco Maresco – (Palermo, 1958) Regista e sceneggiatore italiano. Ha iniziato a lavorare nella regia in coppia con D. Ciprì, insieme al quale alla fine degli anni Ottanta ha raggiunto una certa notorietà grazie a trasmissioni televisive quali Blob, Fuori orario. Cose (mai) viste, Avanzi e Cinico TV. Con Ciprì ha anche realizzato la sua prima pellicola, Lo zio di Brooklyn (1995), ottenendo un vasto successo di pubblico con il successivo Totò che visse due volte (1998), cui hanno fatto seguito le regie co-firmate di Steve plays Duke (1999), Il ritorno di Cagliostro (2003) e Come inguaiammo il cinema italiano (2004). Prolifico regista di serie televisive, video, documentari e cortometraggi (I migliori nani della nostra vita, 2006; Il testamento di Mario Monicelli, 2010; Viva Palermo, viva Santa Rosalia, 2012), tra le sue opere successive, a sua sola firma, si ricordano Io sono Tony Scott, ovvero come l’Italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz (2010), Belluscone. Una storia siciliana (2014), Gli uomini di questa città io non li conosco – Vite e teatro di Franco Scaldati (2015) e La mafia non è più quella di una volta (2019).

Effetto Domino – In una cittadina termale del nord est italiano che ha visto tempi migliori, un impresario edile e il suo sodale geometra avviano un progetto ambizioso: convertire grandi alberghi abbandonati in residenze di lusso per pensionati facoltosi di ogni parte del mondo. È il sogno mercantile e globalizzato di cambiare faccia alla città, un bel lifting che le dia l’aria bella e calda della Florida, non cliniche dove andare a morire ma paradisi in cui godersi l’ultimo pezzo di vita, spendendosi tutto. È il business della vecchiaia che qualcuno, più potente e visionario di questi piccoli imprenditori, fa suo qui e dall’altra parte del pianeta, giocando ad allungare la vita umana all’infinito. L’improvviso venir meno del sostegno finanziario delle banche all’impresario edile, scatena un effetto domino nel destino di chi sperava solo di arricchirsi, ignaro di quel piano più alto e lontano di chi vede ormai il profitto venire da corpi che non muoiono mai. 

Effetto Domino

About Simone Cadoni

Classe 1993. Giornalista pubblicista, ha conseguito la laurea in Lingue e Comunicazione e un master in Giornalismo. Dai tempi dell'università collabora con Unica Radio, per cui si occupa della produzione di articoli e interviste.

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