L’opera di Michel Marc Bouchard a Villa Verde questo sabato; “Sotto lo sguardo delle mosche” mette in scena i mali di una una relazione familiare tossica.
Sotto lo sguardo delle mosche, di Michel Marc Bouchard, sarà in scena, nell’ambito della stagione di Teatro D’Autore de Il crogiuolo, sabato 19 ottobre, ore 19, nello spazio MBT di Villa Verde. Lo spettacolo proposto in anteprima è regia Simone Schinocca ed è l’esito della residenza artistica della compagnia Tedaca di Torino.
Vincent torna nella casa natale con l’intenzione di presentare Dolcezza, la sua nuova fidanzata, ai propri familiari. Il giovane è consapevole che non si tratta di un ritorno semplice, ha da poco lasciato quella casa e lo strascico della sua presenza è ancora fresco. Così tornano alla luce le dinamiche relazionali che scandivano la sua vita precedente: l’apprensività di una madre perennemente preoccupata per qualcosa, il dispotismo rozzo e goliardico del cugino, perennemente in disaccordo con tutti.
Così come emergono nel protagonista anche i segni di un malessere non ben precisato che si manifesta in forti mal di pancia. Davanti a tutto questo, Dolcezza sembra una spettatrice passiva. Le relazioni fra i personaggi della casa si materializza davanti ai suoi occhi, come una quotidianità che torna a ripetersi dopo essere stata interrotta. In questo contesto, la ragazza comprende gradualmente quanto l’amore che Vincent prova per lei sia l’unica ancora di salvezza da quel pantano familiare che rischia nuovamente di risucchiarlo.
Questo vortice emozionale verso il basso viene rappresentato anche dall’ambiente in cui la famiglia passa la propria quotidianità. Una casa, dall’apparenza impeccabile, immersa in una enorme fattoria a chilometri e chilometri di distanza dal primo centro abitato. Una villa di campagna, aristocratica come quella dei proprietari terrieri di fine Ottocento, decadente come quell’aristocrazia terriera che nel Novecento ha perso il proprio potere. Una villa di campagna attorniata da 35 baracche con circa 14.000 maiali, allevati dalla famiglia per provvedere al proprio sostentamento.
Sous le Regard des Mouches (Sotto lo sguardo delle mosche) è la storia di una famiglia dove il fascino per la morte e il desiderio di sopravvivenza hanno come sfondo la noia. Le dinamiche familiari sono descritte dall’autore con una visione cinica, punzecchiata da un’ironia a volte liberatoria e spesso tagliente.