Sintesi sonora e chitarre taglienti all’ultima tappa dell’Here i stay 2019.
Alla sua terza tappa, in mezzo alla natura nurrese, l”here i stay festival ci regala una bella sorpresa tutta da ascoltare, ovvero gli OTU. Un sound cinematico e cadenzato, bassi che fanno venire le palpitazioni, orizzonti ambient vagamente oscuri. Isaia Invernizzi (chitarra, omnichord e sampler) e Francesco Crovetto (batteria e sampler) propongono al pubblico un sound energico e cinematico, sicuramente non convenzionale.
I brani proposti arrivano tutti dal loro disco di esordio “Clan” fortemente influenzato dall’hip hop, in particolare, groove e sample. Un lavoro interessante e definito tra gli esordi italiani più intriganti usciti di recente. Noi siamo d’accordo.
Here I Stay nasce come associazione culturale nel 2006, in Sardegna, con lo scopo di dare voce alle tante realtà musicali presenti nell’isola. In principio l’associazione si occupa, in qualità di etichetta discografica indipendente, di produzione e diffusione supporti musicali, vinili e cd, prestando attenzione alle band e allo scenario musicale presente in Sardegna e non solo. Da subito si è presentata l’esigenza di affiancare all’attività di produzione musicale, quella di booking e organizzazione concerti, festival e manifestazioni musicali.
L’Here I Stay Festival è la scommessa maggiore dell’associazione: un festival di musica indipendente che si tiene d’estate e in cui, per tre giornate, si alternano concerti, djset, mostre ed esposizioni. In una location immersa nella natura.
Il festival si propone di attirare nell’isola giovani e band provenienti da tutto il mondo.