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Parità di genere nella ricerca scientifica: confronto tra ateneo e RAS

Università di Cagliari e Regione Autonoma della Sardegna si confrontano sulle strategie di genere nelle organizzazioni di ricerca: workshop lunedì 28 ottobre sul progetto Supera

Si terrà lunedì 28 ottobre dalle 9.30 alla MEM – Mediateca del Mediterraneo (via Mameli, 164 a Cagliari) il workshop “Adottare strategie di genere nelle organizzazioni di ricerca – Le esperienze di Università degli studi di Cagliari e Regione Autonoma della Sardegna nel contesto europeo”: durante i lavori sarà presentato lo stato dell’arte del lavoro realizzato sinora nell’ambito di SUPERA, il progetto finanziato dalla Comunità Europea che sta consentendo a 4 università europee e 2 enti che finanziano la ricerca di mettere in atto piani di equità di genere, supervisionati da alcuni tra i maggiori esperti europei nel campo della progettazione e del monitoraggio di politiche di genere. Di particolare rilievo il contributo di Maxime Forest, ricercatore esperto in politiche di genere dell’Università di Parigi Sciences Po e responsabile del monitoraggio interno del progetto SUPERA.

“SUPERA può certamente aiutarci a individuare e riconoscere problemi e iniquità – spiega Luigi Raffo, responsabile scientifico del progetto e delegato del Rettore in materia di progetti internazionali – ma ci aspettiamo soprattutto che ci aiuti a trovare soluzioni solide e stabili. L’obiettivo non è quello di avere da domani all’Università alcune ricercatrici in più a scapito di ricercatori, ma di mettere tutti e tutte noi nella condizione di lavorare al meglio, per sviluppare una carriera di qualità, in un ambiente sereno e inclusivo, ben bilanciando carichi personali e di lavoro, per permettere alle migliori professionalità di emergere a prescindere dalla loro appartenenza di genere. Vogliamo poi contribuire a far emergere nei contenuti di ricerca e didattica gli aspetti legati al genere, che sono quasi sempre presenti e rilevanti, anche in discipline apparentemente molto lontane. Non esiste una ricerca di qualità che non tenga conto della varietà dei soggetti a cui è rivolta. Tutto questo verrà inserito in un processo collaborativo che coinvolgerà ogni singolo membro della comunità del nostro Ateneo: nei prossimi tre anni in ateneo lavoreremo per questo”.

“Nel corso degli anni si è creato un sistema di buone leggi in materia di eguaglianza di genere – aggiunge il Direttore Generale del Centro Regionale di Programmazione Graziella Pisu – ma resta ancora molto da fare considerato che l’indice sull’eguaglianza di genere per il 2019 (EIGE) ci colloca al 14mo posto nella classifica europea della parità di genere. Crediamo che il progetto SUPERA con il suo metodo partecipativo darà un effettivo contributo alla riduzione delle diseguaglianze nel campo della ricerca perché il reale coinvolgimento degli stakeholder locali consentirà di individuare delle azioni di indubbia efficacia”. Grazie alla presenza nel partenariato del progetto SUPERA dell’Università di Cagliari e della RAS, che in diverse forme finanzia la ricerca delle università sarde, durante la mattinata verrà analizzata la situazione e si discuterà di possibili soluzioni.

Martedì 29 ottobre le attività proseguiranno con un focus group con i componenti del gruppo di progetto dell’Università di Cagliari, seguito da un meeting con il “Gender equality Hub”, cioè il gruppo allargato dei referenti del progetto in Ateneo, il Comitato unico di garanzia e i docenti coinvolti nella redazione del Codice etico e di comportamento. Nel pomeriggio si terrà un incontro con il Rettore Maria Del Zompo e, a seguire, con i Direttori di dipartimento e i Presidenti dei Consigli di corso di laurea.

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