Dopo il successo di “Heisse Luft / Aria Fritta” di Susanne Linke il FIND 37 / XXXVII Festival Internazionale Nuova Danza organizzato da Maya Inc
Prosegue martedì 29 ottobre dalle 18 alle 20.30 per le vie del centro di Cagliari con le performances site specific di “Showindows”, il progetto dell’ASMED in collaborazione con il Consorzio Cagliari Centro Storico pensato per “abitare” le vetrine dei negozi, affidato all’eclettico coreografo, danzatore, costumista e scenografo Matteo Marchesi (dagli eventi site specific con Qui e Ora, al progetto coreografico exIT per Zebra Cultural Zoo, ai workshop e laboratori d’arte e movimento). Sullo sfondo di installazioni “temporanee” con colonna sonora “a tema” i danzatori daranno vita a piccole azioni tra manichini, oggetti e tessuti, dietro le lucenti vetrine nel cuore della città, come “finestre” sulla folla in movimento, in un muto dialogo che supera simbolicamente le barriere e i confini per raccontare sensazioni e “passioni” (si “replica” nei giorni 6, 15 e 20 novembre dalle 18 alle 20.30).
Performances on the road con “DanceLines” 2019 del poliedrico coreografo, danzatore e attore Mario Coccetti (tra i fondatori della Compagnia della Quarta, all’attivo collaborazioni con registi come Graham Vick, Luigi Squarzina, Robert Carsen, Saverio Marconi e i Manetti Brothers) sotto le insegne dell‘ASMED: mercoledì 30 ottobre tra le 18 e le 20 (e di nuovo nei giorni 8, 13, 21 e 23 novembre) sugli autobus del CTM per incontri ad arte e inedite visioni a disegnare nuovi tragitti emozionali, in un contatto diretto e ravvicinato con gli spettatori che spezza la routine del quotidiano.
Il FIND 37 / XXXVII Festival Internazionale Nuova Danza organizzato da Maya Inc si proietta tra terra e cielo giovedì 31 ottobre alle 18 al Bastione di Saint Remy con la prima nazionale di “Errata Natural” del duo spagnolo Led Silhouette: l’intrigante coreografia creata e interpretata da Jon López e Martxel Rodriguez s’interroga sul significato simbolico della contrapposizione tra il nord e il sud del mondo, come luoghi rispettivamente dell’ordine e del caos, a fronte dell’unicità e della naturale armonia del pianeta e sperimenta altre possibilità di orientarsi e dunque reinventarsi – fuori dagli schemi.
Sempre giovedì 31 ottobre dalle 21 a Sa Manifattura va in scena “Present Continuous” di Salvo Lombardo per Chiasma, con Cesare Benedetti, Lucia Cammalleri, Daria Greco e lo stesso Lombardo sulle tracce di una serata in un music club, in una “negoziazione del ricordo” tra sequenze di movimenti, atteggiamenti, relazioni attinti a una “memoria condivisa” e riproposti in una sorta di “ready made” gestuale.
Omaggio a Maria Callas, indimenticabile soprano e incarnazione dell’arte – venerdì 1 novembre alle 21 a Sa Manifattura con “Callas” di Laura Corradi (Ersilia Danza) che disegna un affascinante ritratto della celebre cantante lirica, magnifica interprete di eroine come Carmen e Violetta, Mimì e Madama Butterfly, Lucia di Lammermoor prigioniera della sua follia e la sacerdotessa Norma. Sulle note di immortali capolavori della storia del melodramma, una sequenza immaginifica – interpretata da Marco Mantovani, Alberto Munarin, Carlotta Plebs e Midori Watanabe – per rivivere i momenti più significativi dell’esistenza spesso tragica delle protagoniste con la voce inconfondibile dell’artista – “unica e irripetibile, precisa, potente, drammatica. Come nessuna, quella voce aveva dell’irreale, perché andava oltre le potenzialità umane”.
Spazio alla nuova danza d’autore con la Serata Explò – Anticorpi XL sabato 2 novembre alle 21 a Sa Manifattura con “Sarajevo” di Gennaro Andrea Lauro – “un solo per non essere solo” sulla guerra senza nome in cui siamo immersi, anche in tempo di pace, in un clima di silenziosa allerta, tra ansia e paura, in attesa di un futuro migliore; “Ritornello” di Greta Francolini, che mette in relazione “The Disintegration Loops” di William Basinski e alcune canzoni pop per definire un “luogo oscuro”, un accadimento, un passaggio che influisce sul corpo, modificandone le dinamiche, come il ritornello che rende la danza “effimera” lontana da un’idea di “rappresentazione” e “Manbuhsa” di Pablo Girolami – in scena con Giacomo Todeschi – in cui la libertà del gioco di due ragazzini rimanda a un “esodo urbano” tra insicurezza e riscoperta di sé e al “corteggiamento animale” per esplorare nuove forme di movimento, trasferite sul corpo umano.
Voci di donna sabato 2 novembre alle 21.45 a Sa Manifattura per “Fiore di Loto” con Agnese Fois, Camilla Soru, Cristiana Camba, Daniela Vitellaro e Rachele Montis, per la regia di Senio G. B. Dattena, con coreografie di Sara Manca (produzione ASMED/Balletto di Sardegna). Sulle tracce di “Ferite a morte” di Serena Dandini lo spettacolo affronta il tema delicato e complesso della violenza di genere fino all’estremo del femminicidio, privilegiando una cifra ironica per mettere a nudo l’assurdità e insensatezza di comportamenti e situazioni, frutto di un’eredità culturale plurisecolare, che troppo spesso degenerano in tragedia, a causa dell’equivoco fatale di chi scambia il possesso per amore.
In prima nazionale domenica 3 novembre alle 21 a Sa Manifattura, “Materlucis” di e con Simona Perrella sceglie l’unità di misura della luce per definire “l’energia del corpo che decide con leggerezza e curiosità di superare il limite entro cui quotidianamente ricade”, alla ricerca di una ipotetica “equazione che risolva i contrasti che il corpo vive all’interno di sé”, per approdare a una “formula di coabitazione e di orbitazione” che sancisca la libertà d’azione in una compiuta armonia. “Where Else?” è l’interrogativo su cui ruota il solo di Marta Bellu per Versilia Danza – domenica 3 novembre alle 21.30 a Sa Manifattura dopo l’intervallo dell’AperiDanza: la tensione verso un luogo, o meglio “un’atmosfera” come stato primordiale in cui ha origine il processo di trasformazione. Il linguaggio della danza (ri)crea lo spazio e il corpo si relaziona agli eventi, abitando la forma, “trattiene una figura”. Il movimento suggerisce, o contiene una sua intima pulsione, e insieme il tentativo di articolare suoni di senso compiuto: “la parola è infatti materia vivente”.
Il FIND 37 prosegue anche al Teatro Moderno di Monserrato con “Fiore di Loto” dell’ASMED in scena mercoledì 30 ottobre alle 21 (con la matinée alle 11) mentre domenica 3 novembre alle 19 spazio con “Callas” di Ersilia Danza.
FIND 37 riparte martedì 5 novembre alle 21 dall’Auditorium del Conservatorio – dopo l’AperiDanza – con “Apriti ai nostri baci” del Gruppo E-Motion con regia e coreografia di Francesca La Cava, drammaturgia di Guido Barbieri e musica e live electronics di Fabio Cifariello Ciardi: uno “studio sul concetto di muro” a partire dalla visione dell’artista Christian Boltanski. “Personnes” è il titolo di una sua opera, un immenso muro di ferro su cui si aprono centinaia di cassetti numerati, in ognuno dei quali son racchiuse le tracce di una vita, a simboleggiare il Novecento. Un’immagine che riflette la contraddizione tra la prima e la seconda metà del secolo, tra l’individuo come base della società e il consumismo e la cultura di massa, in cui il singolo si perde nella folla. “L’uomo massa diventa l’uomo atomo, la persona diventa nessuno, la convivenza solitudine”.“Apriti ai nostri baci” invita a riflettere sull’idea del muro – “dove ci si appoggia per piangere, per cercare le crepe da riparare o da allargare, semplicemente per superarlo, per curiosare, per capire da che lato stare”.