BILANCIO

GRRinPORT, il bilancio del progetto dopo diciotto mesi di attività

Prosegue l’attività dei partner nell’ambito del progetto GRRinPORT (Gestione sostenibile dei rifiuti e dei reflui nei porti) e nel frattempo aumentano le occasioni di promozione

GRRinPORT è un progetto della durata di 36 mesi avviato ad aprile del 2018. Il suo obiettivo è quello di migliorare la qualità delle acque marine nei porti, limitando l’impatto dell’attività portuale e del traffico marittimo sull’ambiente. L’inquinamento delle acque, principale effetto negativo dell’attuale sistema di gestione dei rifiuti/reflui in ambito portuale, deriva soprattutto dalla scarsa informazione e sensibilizzazione dei fruitori del porto, da carenza/assenza delle infrastrutture di conferimento di rifiuti e reflui nei porti, ma anche dalla necessità per i fruitori di doversi adattare a regole/procedure diverse in ogni porto/paese. In questo scenario, il progetto mira a ricollocare le strutture portuali in un contesto eco-sostenibile ed eco-innovativo con un approccio di cooperazione transfrontaliera, basato su alcuni elementi di innovatività.

Le attività. Di seguito le novità degli ultimi mesi:

 Il DICAAR dell’Università di Cagliari si è dotato dei contenitori e delle stazioni fisse per il conferimento degli oli vegetali usati. I contenitori verranno distribuiti ai diportisti nei porti di Cagliari, Livorno e Ajaccio in occasione dei tre eventi divulgativi che si terranno fra giugno e luglio 2020. Nel mentre, si stanno identificando le aree in cui saranno create le postazioni per la raccolta differenziata e che verranno comunicate ai diportisti tramite una App.

L’Universitè de Corse Pasquale Paoli ha concluso in anticipo le attività di somministrazione dei questionari per lo studio delle preferenze individuali circa l’attività di raccolta e stoccaggio a bordo e di conferimento dei rifiuti solidi in porto, e sta completando l’analisi dei dati. Questa attività permetterà di raccogliere informazioni utili alla predisposizione delle procedure di gestione dei rifiuti nei porti di Cagliari, Ajaccio e Livorno.

Il DESTEC dell’Università di Pisa ha cominciato le prove a scala di laboratorio di enhanced landfarming. Questa tecnologia, attraverso la corretta ossigenazione delle popolazioni di microrganismi presenti nei sedimenti contaminati, permette la biodegradazione degli inquinanti (come gli idrocarburi) e la conseguente riduzione di volume del materiale di scarto che, essendo stato decontaminato, può essere riutilizzato in un’ottica di economia circolare.

Maggiori informazioni saranno disponibili sul sito Internet di progetto: http://interreg-maritime.eu/web/grrinport.

Nuovi appuntamenti con il pubblico. Tante le occasioni in cui GRRinPORT è stato presentato al pubblico nei mesi passati.

Il 21 settembre l’Università di Cagliari è stata tra i protagonisti di #PlasticFreeGC, attività di sensibilizzazione sull’inquinamento da plastica, organizzata dalla Guardia Costiera – Direzione Marittima di Cagliari. All’evento, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione Sardegna, dal Comune di Cagliari e dall’Autorità portuale della Sardegna, hanno partecipato numerose associazioni ed organizzazioni, e numerose scuole.

Il 27 settembre, invece, GRRinPORT è stato uno dei progetti portati in piazza dal DICAAR durante l’evento cagliaritano per la “Notte Europea dei Ricercatori”. Si tratta di un’iniziativa europea che ha coinvolto 116 città italiane con lo scopo di diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca creando occasioni di incontro informali e stimolanti tra cittadini e ricercatori di Università ed enti di ricerca pubblici. A Cagliari l’evento si è tenuto in una piazza centrale dove centinaia di persone si sono soffermate tra i vari stand fra cui quello del DICAAR dove hanno potuto parlare con i ricercatori e apprendere in che modo le nuove tecnologie aiutano a gestire correttamente i rifiuti e a promuovere la tutela del mare.

Dall’altro capo del Tirreno, duplice impegno per i partner toscani di ISPRA il 27 settembre. I colleghi di ISPRA hanno preso parte all’iniziativa ScienzaInsieme, settimana dedicata alla divulgazione scientifica, organizzando un evento all’interno del quale sono stati presentati i progetti attualmente in corso, tra cui GRRinPORT. Nello stesso giorno GRRinPORT è stato al centro dell’intervento di ISPRA nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Europe in My Region” evento che mira a dare risonanza alle opportunità offerte dalla politica europea di coesione, organizzata a livello locale dall’ufficio Europe Direct (EDIC) del Comune di Livorno, su invito e con il finanziamento della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia.

Attività future. Tra le prossime attività, si prevede: la produzione dei report relativi alla conclusione degli studi sulla produzione e gestione di sedimenti, reflui e rifiuti; la creazione di una app per smartphone per georeferenziare i siti e le aree dove sono presenti sistemi per la raccolta differenziata dei rifiuti, con l’indicazione delle frazioni raccolte; l’organizzazione, nei tre porti del progetto, di un servizio per la raccolta degli oli vegetali usati con installazione di stazioni di raccolta fisse, accompagnato da un’azione di sensibilizzazione e contestuale distribuzione ai diportisti di appositi contenitori per la raccolta degli oli vegetali usati da svuotare nelle stazioni fisse;  la definizione di aree attrezzate per il trattamento dei sedimenti di dragaggio contaminati e per il monitoraggio di materiali innovativi, basati sull’economia circolare, per l’assorbimento ed la biodegradazione degli idrocarburi. Il 7 novembre, GRRinPORT parteciperà all’Evento Annuale di Programma 2019 dell’Interreg Marittimo che si terrà a Cagliari. L’evento ha come obiettivo la capitalizzazione dei risultati dei progetti su Turismo sostenibile, Gestione dei rischi e Sostenibilità dei porti. redundant

I partner. Partner di GRRinPORT sono l’Università degli Studi di Cagliari – capofila – (DICAAR -Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura e DISB- Dipartimento di Scienze Biomediche), la Regione Autonoma della Sardegna (Agenzia regionale Distretto Idrografico della Sardegna, RAS-ADIS), la Fondazione MEDSEA (Mediterranean Sea and Coast Foundation), l’Université de Corse Pasquale Paoli (Laboratoire Lisa – Umr CnrS6240 Lieux, Identités, eSpaces et Activité), l’Office des Transports de la Corse (OTC), l’Università di Pisa (Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni) e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Sezione sperimentale per la valutazione del rischio ecologico marino costiero afferente al CN-COS, Livorno).

About Simone Cadoni

Classe 1993. Giornalista pubblicista, ha conseguito la laurea in Lingue e Comunicazione e un master in Giornalismo. Dai tempi dell'università collabora con Unica Radio, per cui si occupa della produzione di articoli e interviste.

Controlla anche

Edifici classi energetiche

Edifici inquinanti in Italia: per la prima volta sotto il 50%

La riduzione degli edifici nelle classi energetiche meno efficienti è un segnale positivo per l’efficienza …