Intervista a Paolo Gallina, docente del Dipartimento di Ingegneria e Architettura a Trieste, divulgatore e autore di libri sulle macchine e sulla robotica. Oggi, 9 novembre 2019 ha tenuto una conferenza in cui presenta i suoi libri e spiega come le macchine siano in grado di condizionare la nostra mente.
“Ogni volta che interagiamo con l’ambiente e con le macchine, i nostri neuroni mutano. Dato che oggi molti stimoli ambientali provengono dalle tecnologie, che riescono a incastonarsi nelle nostre abitudini quotidiane, il rapporto tra mente e macchine diventa fondamentale. Le macchine perciò, sia quelle più semplici, sia quelle digitali, sono in grado di modificare la nostra mente. A volte in bene, altre in male.” Queste le parole di Paolo Gallina per spiegare il fatto che le tecnologie sono in grado di condizionare la nostra mente, e come esse interagiscono con l’uomo.
Alla conferenza vengono presentati i suoi libri, in particolare “La mente liquida”, edito da Dedalo.
“Grazie alla neuroplasticità, ogni volta che interagiamo con le macchine, i nostri neuroni mutano: si potenziano o si atrofizzano, attivano nuove connessioni o interrompono quelle già esistenti. La struttura del cervello è simile a una materia liquida e viscosa, capace di riplasmarsi. Dato che oggi molti stimoli ambientali provengono dalle tecnologie, il rapporto tra mente e macchine è fondamentale. Quando utilizziamo un sistema digitale o un utensile “intelligente” ne subiamo l’azione. Ciò non è necessariamente un male, ma è indispensabile analizzare il fenomeno con un approccio multidisciplinare. Ad esempio, le macchine anti-edonistiche – sviluppate con il fine di delegare la forza di volontà alla tecnologia – stanno cambiando l’essenza della nostra umanità. Calcolatrici e navigatori satellitari provocano la fossilizzazione cognitiva della mente. Le modalità di condizionamento sono molte e variegate e di alcune abbiamo poca consapevolezza. Paolo Gallina mescola con equilibrio e ironia risultati scientifici ed esperienze quotidiane, facendoci comprendere i meccanismi consci e inconsci con cui la mente si fa condizionare, aiutare o “violentare” dalle macchine.”