L’ autotrasporto artigiano sardo pronti al fermo se dal Governo non arriveranno le risposte per la categoria. Giovanni Mellino (Presidente Confartigianato Trasporti Sardegna): “Recupero accise e 240 milioni di euro: vogliamo garanzie per il settore”. Oltre 1.600 imprese artigiane pronte a fermarsi in Sardegna.
Le 1.600 imprese artigiane dell’autotrasporto della Sardegna, insieme
alle altre 51mila nel resto d’Italia, sono pronte al fermo e spegnere i motori
e “incrociare le ruote” se il Governo Nazionale non dovesse mantenere
l’impegno sul recupero delle accise per i veicoli euro3 e sui 240
milioni di euro promessi destinati agli incentivi per investimenti,
rimborsi pedaggi autostradali, deduzioni forfettarie per le spese non
documentate e deduzioni per il contributo al servizio sanitario
nazionale e incentivi per la formazione.
Ad annunciarlo è Giovanni Antonio Mellino, Presidente di
Confartigianato Trasporti Sardegna, in attesa dell’incontro a Roma con
il Ministro dei Trasporti Paola De Micheli in programma giovedì 14
novembre prossimo.
“Dall’analisi dei provvedimenti contenuti nella Legge di Bilancio e
nel DL Fiscale – commenta Mellino – l’autotrasporto italiano esce
gravemente penalizzato, con tagli irricevibili sui fondi per il
recupero accise sui veicoli euro 3 e sulle risorse per la
competitività del settore, mai discussi con le rappresentanze, che
compromettono la sopravvivenza stessa di migliaia di imprese”. “In
particolare – continua il Presidente degli Autotrasportatori artigiani
della Sardegna – qualsiasi taglio ai rimborsi delle accise per un
settore che inquina solo per il 4,6% del totale ed ha già ridotto
negli anni le proprie emissioni climalteranti è inaccettabile”.
Per le imprese di trasporto artigiane, infatti, il rimborso è un
diritto che spetta agli autotrasportatori italiani per il contenimento
dei costi, per equipararli a quelli degli altri operatori e per il
mantenimento della competitività in ambito nazionale e comunitario.
Per Confartigianato Trasporti, pertanto deve rimanere un provvedimento
intoccabile, a garanzia del futuro del sistema dei trasporti su gomma.
“Questo comunque non significa che il nostro settore non avverta la
necessità di affrontare la questione della tutela dell’ambiente –
precisa Mellino – però il Governo dovrebbe prevedere un serio piano
programmatico che permetta alle imprese di affrontare la transizione
ecologica mantenendo competitività, redditività e dignità. La
transizione ecologica è un processo che prevede diverse fasi di
attuazione e si deve sviluppare in un arco temporale congruo”.
Per questi motivi Confartigianato Trasporti Sardegna, nei prossimi
giorni, alla luce dell’esito dell’incontro con il Ministro, sta
programmando diverse assemblee territoriali nelle quali verranno
coinvolti sia gli autotrasportatori, sia i Parlamentari della Sardegna
a tutela della competitività, regolarità e dignità del comparto.
Tagconfartigianato manovra Regione Sardegna
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