In occasione dell’ultima giornata di Festival Scienza Cagliari abbiamo intervistato la prof.ssa Giovanna Puddu a cui è andato il premio “Donna di Scienza”
Giornata di chiusura, quella di ieri pomeriggio all’Exmà di Cagliari, in via San Lucifero, per la XII edizione del Festival Scienza Cagliari, quest’anno affrontato col tema “Scienza è Cultura” e che dal 13 al 30 novembre proseguirà spostandosi dapprima a Oristano, poi a Siniscola, nel Sarcidano (Isili, Senorbì, Serri e Nurri) e infine a Iglesias.
Cento gli eventi in programma fino alla giornata di ieri, martedì 12 novembre a Cagliari, per quest’ultima edizione di festival, ai quali si sono aggiunti cinque mostre, quindici postazioni di laboratorio e sedici strutture aperte, all’interno delle quali sono stati ospitati seminari, mostre e laboratori.
Tra le novità di quest’anno il premio “Donna di scienza”, istituito all’interno del festival diretto da Carla Romagnino. Indetto per la prima volta dall’associazione ScienzaSocietàScienza per l’edizione 2019, rivolto a donne, nate oppure operanti in Sardegna o per la Sardegna, e che abbiano svolto attività nel campo della ricerca scientifica, della didattica della scienza, della diffusione della cultura scientifica, anche attraverso l’uso dei media.
Il premio è stato conferito in occasione dell’ultima giornata, alla presenza della rettrice Maria del Zompo e della coordinatrice di Giulia Giornaliste Sardegna Susi Ronchi, in diretta streaming con la giornalista Silvia Rosa Brusin del TG Rai Leonardo. dalla Prof.ssa Carla Romagnino alla Prof.ssa Giovanna Puddu, fisica cagliaritana, prima donna ordinaria del Dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari “per il lavoro di ricerca svolto per lo più al Cern nel campo della fisica nucleare in un mondo prevalentemente maschile”, come si legge nelle motivazioni.
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