Grande successo di visitatori nello stand della Fondazione Barumini Sistema Cultura al SITV Salon International du Tourisme et des Voyages 2019
Barumini, 13 novembre 2019. Anche dalla Francia arrivano nuove conferme: La Sardegna piace ai turisti e Barumini si conferma una delle mete più ricercate dell’isola per il turismo archeologico e culturale. A certificarlo è il grande successo di visitatori, grandi e piccoli, che si sono intrattenuti nello stand dedicato a Barumini al SITV Salon International du Tourisme et des Voyages 2019 che si è chiuso lunedì 11 novembre a Colmar. Un’occasione unica per i tanti curiosi che hanno visitato lo spazio della Fondazione Barumini Sistema Cultura in occasione della mostra “NUHAR 3D: dal taccuino alla realtà virtuale”, che ha reso possibile far scoprire i tesori e le bellezze dell’area archeologica di Barumini in un’ottica tutta nuova. Perché grazie alle nuove tecnologie, tablet, rappresentazioni grafiche, video e immagini 3D i visitatori hanno potuto immergersi in un percorso virtuale all’interno di Su Nuraxi o di Casa Zapata, quasi a rivivere le giornate come gli antichi abitanti nuragici, in un vero e proprio viaggio indietro nel tempo per toccare con mano i tanti reperti che sono arrivati sino ai nostri giorni. Un percorso guidato dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura dove l’archeologia si è unita all’innovazione tecnologica e reso possibile grazie all’impegno e al finanziamento della Regione Sardegna attraverso l’assessorato della Cultura e al progetto “Identity Lab”.
LILLIU (SINDACO BARUMINI) E CHIRONI (SEGRETARIO FONDAZIONE). “Il successo dell’importante fiera di Colmar conferma la bontà del grande sforzo del Comune, della Fondazione e della Regione Sardegna nell’ottica di un’efficace percorso di promozione del nostro patrimonio storico e archeologico in campo internazionale – dice il sindaco di Barumini Emanuele Lilliu e presidente della Fondazione – anche questo progetto, sviluppato in sintonia con gli obiettivi della Regione che sta investendo ingenti risorse per sostenere questi percorsi di valorizzazione culturale, ha permesso di consolidare la presenza di Barumini nei flussi turistici con la Francia, uno dei principali per la nostra comunità”. Per il segretario generale della Fondazione Barumini Sistema Cultura, Tonino Chironi “questo evento ha permesso ai visitatori di scoprire i nostri siti archeologici nel momento del loro massimo splendore e a immergersi in un vero e proprio viaggio tra i segreti architettonici dei nostri monumenti – dice Chironi – un altro esempio del grande lavoro portato avanti dalla Fondazione nella promozione delle nostre bellezze all’estero in linea con le strategie della Regione che punta ad aprire l’isola a nuovi mercati turistici”.
IL PROGETTO. Il percorso della mostra ha raccontato l’evoluzione dell’archeologia, dall’analisi del lavoro dell’archeologo (scavi, catalogazione manuale) fino alla fruizione virtuale in 3D dei reperti museali riprodotti digitalmente con l’aiuto delle tecnologie laser e fotogrammetriche. La ricostruzione, mutuando tecnologia e fondamenti del videogame, realizzata sotto la direzione scientifica del team archeologico della Fondazione composto dalla dottoressa Caterina Lilliu, dal dottor Giorgio Murru e dalla dottoressa Tiziana Serra, ha permesso di esplorare in prima persona il nuraghe nel momento di massimo splendore, facendo un viaggio indietro nel tempo di migliaia di anni.