MEGLIO SARDO è una start-up nata nei primi mesi del 2018 a Sarule, borgo nel cuore della Sardegna, per rinnovare un prodotto della tradizione, conosciuto in tutto il mondo: il pane carasau.
Il senso dell’innovazione è anche etico, e di sostenibilità ambientale: l’obiettivo di Francesco Carobbi, amministratore di MEGLIO SARDO, è quello di affiancare un progetto economico aziendale, ad una sfida epocale della società moderna, cercando di coinvolgere i consumatori, per arrestare il degrado ambientale del pianeta.
Il CANESTRO di PANE CARASAU, “il piatto che si mangia” è un prodotto davvero innovativo e accattivante, che allo stesso tempo, trasmette la storia e la tradizione millenaria che lo caratterizza. Fortemente legato al territorio, ma differente da prodotti simili, infatti, il canestro è fatto di vero pane carasau. Si parte dal cosiddetto “Pane lentu”, che lavorato con metodi artigianali, viene biscottato all’interno di appositi stampi metallici prendendo la forma di un contenitore. Quindi subisce una doppia cottura, esattamente come il pane carasau. L’idea è stata quella di dare tridimensionalità, a ciò che prima d’ora, si era sempre presentato come un foglio croccante.
L’intento è anche quello di fornire al mondo della ristorazione un prodotto pronto, contenitore ideale di companatici, dolci e salati, asciutti e in brodo, caldi o freddi, grazie al suo sapore neutro e alla capacità di non sfaldarsi e di resistere perfettamente al calore.
Il CANESTRO di PANE CARASAU, è disponibile in diversi formati dal più grande, per zuppe o insalate, al più piccolo, pensato per il finger-food. Insomma, un nuovo modo per presentare sia piatti della tradizione, che preparazioni della cucina contemporanea.
Man mano che si consuma la pietanza posta all’interno, il canestro di pane si può spezzare e gustare insieme al companatico.