L’Italia ai primi posti nella mobilità tra scuole, università ed educazione degli adulti.
Non solo università. La parola Erasmus di solito è associata all’esperienza all’estero di un giovane universitario, l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) ha reso noti i dati del programma Erasmus+, finanziato e regolato dall’Unione Europea. Dati che attestano l’Italia ai primi posti fra i paesi partecipanti negli ambiti Scuola, Università ed educazione degli adulti.
SCUOLA– Saranno 4309 fra insegnanti, dirigenti e personale amministrativo, a effettuare un’esperienza di mobilità europea nell’ottica del lifelong learning. Saranno impegnati per un corso di formazione, incarichi di insegnamento, affiancamento e osservazione del lavoro dei colleghi all’estero, per un totale di 324 istituzioni scolastiche coinvolte.
L’Italia si attesta al primo posto fra i paesi partecipanti al programma nell’ambito dei partenariati scolastici finalizzati a scambi di classi. Le scuole collaborano con altri istituti europei su progetti di interesse comune, organizzando la mobilità di alunni, insegnanti e staff.
Seconda solo alla Turchia invece, per partecipazione ai progetti di partenariati strategici e progetti di cooperazione che impegnano tutte le istituzioni del settore istruzione. Condivisione, trasferimento e attuazione di pratiche innovative, metodi educativi, competenze digitali e ICT, in ambito regionale , nazionale ed europeo.
UNIVERSITÀ– Dal 1987, anno di nascita del Programma Erasmus, oltre mezzo milione di studenti italiani ha viaggiato in Europa per un’esperienza di studio. Per il solo 2019-2020 sono state sostenute 47.117 mobilità Erasmus tra studenti e staff, con un budget di oltre 89 milioni di euro. Inoltre, l’Italia si conferma al quarto posto in Europa (dopo Spagna, Germania e Francia) per numero di studenti ospitati nei propri atenei nel 2017/2018.
Per numero di studenti partiti, il primato spetta all’ Alma Mater Studiorum di Bologna, seguita dall’Università di Padova e dalla Sapienza di Roma.
EDUCAZIONE ADULTI– Sicilia, Lombardia ed Emilia Romagna le regioni più presenti nei 52 progetti approvati che garantiranno la mobilità e l’apprendimento di 1005 persone adulte. Il budget complessivo è di oltre 10 milioni di euro.
Alleanze della Conoscenza, un’azione pensata per rafforzare la cooperazione tra il mondo accademico e l’imprenditoria, dove il nostro Paese si aggiudica 7 progetti su 33 approvati.
Con 12 atenei italiani che riceveranno un finanziamento in qualità di partner, è buono il risultato nell’ambito del primo bando pilota 2019 per le Università europee, iniziativa fortemente sostenuta dalla Commissione Europea e nata con lo scopo di rafforzare in modo significativo la mobilità degli studenti e del personale e promuovere la qualità, l’inclusività e la competitività dell’istruzione superiore europea.