Il cantautore ci racconta la sua esperienza al festival delle culture resistenti
Siamo all’EXMA e il palco in sala live del Karel Music Expo è occupato da Matthew Frederick, cantautore eclettico, che ha creato una miscela di generi musicali immortale.
Il tema della tredicesima edizione del festival delle culture resistenti è Generazioni.
Matthew Frederick ha già pubblicato quattro album, due EP e undici singoli dal suo debutto nel 2011. L’ultimo singolo si intitola Hay-on-Wye e ci proietta verso l’uscita del prossimo album da solista Fragments, previsto per il 2020.
Adam Walton di BBC Radio lo definisce “absolutely beautiful”, e non sbaglia perché nelle sonorità di Matthew Frederick riusciamo a percepire l’amore verso i cantautori classici. Un genere musicale senza tempo.
La sua musica ci offre un viaggio tra pop, indie-folk e blues. Lo abbiamo incontrato dopo il suo show, per un’intervista dedicata proprio alle nuove generazioni.
Durante l’intervista ci parla delle sue ispirazioni e degli artisti che lo hanno portato a sviluppare la sua musica. Tra i suoi preferiti troviamo Elton John, Billy Joel, i The Beatles e una buona dose di rock’n roll e blues.
Alla domanda su cosa consiglia alle nuove generazioni, Matthew risponde che non è preoccupato per i giovani ma piuttosto per le vecchie generazioni.
Il suo consiglio per i giovani è di trovare le proprie passioni, fare ciò che ci piace e magari crearne un lavoro. È un modo per divertirsi, lavorare e coltivare i propri interessi.
Proprio come ha fatto lui. Infatti, da grande amante della musica ha creato il suo genere e ne ha fatto un lavoro.
La sua partecipazione a festival, come il Karel Music Expo, non è rara. Ha partecipato a festival del calibro del Green Man e il The Hay Festival. Oltre ai live shows è possibile ascoltare la sua musica tramite le registrazioni del Maida Vale Studios.