Barumini Capitale della Cultura e modello per la buona gestione dei siti Unesco, presentata la ‘Carta di Barumini’
Barumini 29 novembre 2019 – Un documento-guida per la buona gestione e valorizzazione dei siti Unesco che potrà essere divulgata e messa a disposizione di tutti i siti archeologici Unesco nazionali e internazionali, in particolare delle Isole del Mediterraneo.
È nata all’Expo del turismo culturale in Sardegna, che si è aperto questa mattina al Centro culturale ‘Giovanni Lilliu’, la ‘Carta di Barumini’, un modello di pratiche virtuose, redatto dall’associazione ‘Giovani Unesco’, scaturito dall’esperienza vincente di Barumini con il suo sito patrimonio dell’Umanità Su Nuraxi unito a quelle di altre importanti realtà italiane ed europee.
Sono presenti all’appuntamento giunto alla sua sesta edizione, infatti, importati siti italiani come Val di Noto già patrimonio dell’Umanità con le sue città tardo barocche e l’ospite d’onore Matera, capitale europea della cultura, ma anche realtà internazionali come il museo a cielo aperto di Minorca, candidato al riconoscimento dell’Unesco.
“L’Expo anche quest’anno si conferma come punto di riferimento e polo di aggregazione della offerta turistica culturale della Sardegna”, ha detto il sindaco e presidente della Fondazione Barumini sistema cultura, Emanuele Lilliu, aprendo lavori della giornata “un’occasione per riflettere con altre realtà nazionali e internazionali sui progetti che possono arricchire e rendere più competitivi i nostri territori. Il patrimonio culturale non è solo attrattivo per i visitatori ma è un fattore di sviluppo economico e sociale per le comunità dell’isola e delle nostre aree interne – ha aggiunto – Barumini sta cercando di coordinare e mettere in rete progettualità territoriali per strutturare un’offerta sostenibile e competitiva nuova – ha concluso – utile ad accrescere la competitività delle nostre comunità, anche dell’interno, in tutti i periodi dell’anno”.
L’evento, organizzato dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura, di concerto con il Comune di Barumini e col patrocinio del Polo Museale della Sardegna, sta proponendo ai visitatori un viaggio tra i beni culturali e archeologici del suo territorio grazie alla presenza di 37 beni culturali sardi più 25 operatori isolani dell’enogastronomia e artigianato che stanno mettendo in mostra le eccellenze della Sardegna. Altro momento centrale dell’Expo è quello dedicato all’incontro tra i tour operator nazionali con gli operatori sardi che stanno incrociando domanda e offerta con l’obiettivo di concretizzarsi nella realizzazione di prodotti turistici spendibili a livello internazionale.
Uno degli appuntamenti clou della prima giornata è stato il convegno: “Conservazione e valorizzazione di Siti Unesco nelle isole del Mediterraneo. Casi di studio nazionali ed internazionali” al quale hanno partecipato importanti ospiti ed esperti di settore per un confronto al livello nazionale e internazionale sulla conservazione, il restauro e la valorizzazione del bene culturale, riconosciuto come patrimonio mondiale dell’Umanità.
“Grazie all’Expo di Barumini la Sardegna diventa crocevia per il confronto e lo scambio di esperienze con realtà nazionali e internazionali sulla gestione del patrimonio storico e culturale – ha detto nel suo intervento Gianluca Lioni, portavoce del ministro dei Beni e le attività Culturali – i flussi turistici mondiali sono in continuo aumento così come le destinazioni che competono con noi – ha detto – questa è una sfida straordinaria che è allo stesso tempo uno scenario incerto e fattore di grandi opportunità. Serve la giusta visione progettuale per rafforzare la nostra leadership sui siti Unesco e raccontare il patrimonio artistico e archeologico italiano diffuso in tutto il Paese”.
Del ruolo del Polo Muesale della Sardegna a Barumini e nell’isola ha parlato Manuela Puddu, che ha portato anche i saluti della direttrice del Polo museale Giovanna Damiani, mentre dell’evoluzione della gestione di Su Nuraxi con i progetti attuati e le possibili novità future ha parlato Alessandro Sitzia.
Durante il convegno è stata raccontata da Angela Fiore, assessore della cultura e Unesco di Matera, l’esperienza della città nel suo percorso di passaggio al riconoscimento dell’Unesco e poi a capitale della Cultura. “La richiesta di rilanciare il nostro patrimonio è arrivato dalla popolazione, con un movimento dal basso che è stato recepito dagli amministratori – dice – così si è attivato un sistema virtuoso per il recupero del patrimonio artistico e culturale della città”.
Dalla Sicilia, in particolare dalla Val di Noto altro importante sito Unesco italiano è arrivato un altro messaggio: “Se vogliamo dare un futuro alle nuove generazioni, dobbiamo chiedere a chi ci governa di orientare le giovani generazioni su uno studio e una formazione legata alla valorizzazione dei siti Unesco e del nostro territorio”, dice il sindaco di Noto Corrado Bonfanti. “Oggi lo sviluppo passa da questi investimenti – aggiunge – perché la cultura è l’industria italiana già importante per i prossimi anni”.
A portare l’esperienza di Minorca è stato Joacquin Pons che ha illustrato il lavoro sulla gestione del patrimonio culturale del sito che sta richiedendo all’Unesco l’inserimento nella sua lista di patrimoni dell’umanità.
Infine Paola Pintus, coordinatrice dipartimento Comunicazione e didattica dell’arte dell’Accademia delle Belle arti ‘Mario Sironi’ di Sassari ha parlato del ruolo dell’accademia per l’alta formazione dei giovani sardi e ha lanciato la collaborazione tra l’Accademia e Barumini nell’attivazione in città del primo Corso di restauratore.
Gli studenti che si iscriveranno a Barumini potranno lavorare sul campo direttamente su un sito Unesco arricchendo il proprio curriculum verso la loro futura professione. In serata grande successo per un altro attesissimo ospite dell’evento, l’attore Jacopo Cullin che dopo la proiezione del film “L’Uomo che comprò la Luna” del regista Paolo Zucca, ha presentato il suo nuovo spettacolo nei locali del centro culturale Giovanni Lilliu.
Per tutta la giornata sono andati in scena i laboratori del gusto Slow Food per adulti e bambini, con momenti di animazione, spettacoli e degustazioni di prodotti tipici sardi offerti a visitatori e addetti ai lavori che proseguiranno anche domani con la seconda e ultima giornata.
Tra le grandi novità di sabato la presentazione del progetto ‘Nuhar 3D’, ricostruzione virtuale del nuraghe sotto il Palazzo Zapata. Ultima novità di quest’anno, e non per importanza, sarà l’Educational tour con i giornalisti che potranno assistere alla manifestazione e conoscere le offerte culturali, archeologiche e museali dell’intera Regione.