Al Teatro Massimo di Cagliari abbiamo incontrato e intervistato l’attrice Chiara Bersani (Premio UBU 2018 Miglior Artista under35), in scena (venerdì 29, sabato 30 e domenica 1 dicembre) con Gentle Unicorn, spettacolo proposto da Sardegna Teatro e Autunno Danza.
Chiara Bersani ha 32 anni e, nonostante sia affetta da una grave osteogenesi imperfetta, una rara malattia genetica che causa fragilità ossea e predispone a fratture ricorrenti, calca i palcoscenici di tutta l’Italia e l’Europa, collaborando con artisti di fama internazionali e lavorando a diversi progetti in qualità di autrice e performer, con particolare interesse al significato politico che un corpo come il suo, non conforme e perciò eversivo, può assumere semplicemente con la propria immagine quando entra in contatto con la società.
Così racconta Gentle Unicorn: “Io, Chiara Bersani, alta 98 cm, mi autoproclamo carne, muscoli e ossa dell’Unicorno. Non conoscendo il suo cuore proverò a dargli il mio il respiro, miei gli occhi. Di lui raccoglierò l’immagine, ne farò un costume destinato a diventare prima armatura poi pelle. Nel dialogo tra la mia forma che agisce e la sua che veste, scopriremo i nostri movimenti, i baci, i saluti, gli sbadigli. Io, Chiara Bersani, 32 anni, mi assumo la responsabilità di accogliere il suo smarrimento centenario. Dichiaro di essere pronta a donare fiato alle domande universali che l’hanno attraversato: “Perché esisto?” “Da dove vengo?” “Se domani mattina mi trovaste nel vostro giardino, cosa pensereste?” “Sono buono o cattivo?” “Credo in dio o sono io Dio?” e ancora “Dov’è il mio amore?” “Chi l’ha ucciso?” “Perché, ora che ho raggiunto il punto più umiliante della mia vecchiaia diventando solo un cavallo cornuto a cui escono arcobaleni dal sedere, non posso scegliere di morire?
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