Una fotografia sulla situazione italiana della disabilità nel nostro paese. Il rapporto dell’Istat conferma i dati
E’ desolante la fotografia che emerge dal rapporto Istat “Conoscere il mondo della disabilità”, presentato in un incontro organizzato dal Cip e dall’Inail, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata delle persone con disabilità.
In Italia – emerge dal rapporto – le persone che, a causa di problemi di salute, soffrono di gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere attività abituali sono il 5,2% della popolazione, 3 milioni e 100mila. Inoltre oltre seicentomila persone con limitazioni gravi vivono in una situazione di grande isolamento, senza nessuna rete su cui poter contare in caso di bisogno. Di queste, ben duecentoquattro mila vivono completamente sole.
Ad aggravare l’isolamento si aggiungono anche i problemi di accessibilità alle strutture: ad esempio, solo 37,5% musei italiani, pubblici e privati, è attrezzato per ricevere le persone con limitazioni gravi. Tre quarti di coloro che hanno limitazioni gravi (il 77% se donne) passano più di tre ore al giorno davanti alla televisione, mentre la quota di chi è privo di limitazioni è del 59%.
Nella giornata mondiale della disabilità Papa Francesco lancia un monito per gli “esiliati”, tutti coloro cioè costretti a stare chiusi in casa a causa delle loro condizioni fisiche, che spesso diventano “ingombranti” per chi sta loro vicino. E al contempo il premier Giuseppe Conte annuncia, dal 1° gennaio 2020, verrà istituito un ufficio permanente a palazzo Chigi per le persone con disabilità.
“Il nostro Paese ha nei nostri concittadini con disabilità un giacimento di energie, risorse e contributi di cui si priva perché non li mette in condizione di potersi esprimere: è l’obiettivo sociale e politico”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Da questo rapporto emerge con chiarezza – ha proseguito – che il problema della disabilità non è di assistenza ma soprattutto di sostegno, per consentire l’opportunità di realizzazione” di queste persone. Il presidente cita poi come esempio positivo la Barbie con il volto di Bebe Vio. “Questo dimostra che i successi sportivi hanno una ricaduta sulla vita sociale e quotidiana. Questa Barbie indurrà molti bambini e ragazzi a impegnarsi nello sport e questo è fondamentale per tutti i nostri concittadini con disabilità, senza disabilità o con disabilità non apparente” dice il capo dello Stato.
Parole a cui fa eco anche il ministro delle Sport e delle politiche giovanili Vincenzo Spadafora: “Attraverso lo sport riusciamo a far capire che una cosa vista come un difetto, come un’amputazione o una disabilità, diventa una cosa di cui noi andiamo fieri’: non penso che ci siano parole migliori di quelle della nostra campionessa azzurra Beatrice Vio per celebrare oggi la giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità” scrive il ministro su Facebook.