Salmo e la musica sono in quella fase della relazione in cui si affaccia quella mitologica e paraculo ipotesi della “pausa di riflessione”.
Già prima della pubblicazione di “Playlist”, sua ultima fatica datata
8 Novembre 2018, Salmo aveva annunciato di volersi, dopo il tour del disco, “fermare” con la musica per mettersi a studiare dizione o regia o comunque per coltivare altre delle passioni che animano il suo eclettismo.
Questo Luglio invece, è uscito “Machete Mixtape vol. 4” della Machete, crew capitanata da Salmo, album in cui il nostro partecipa a molti dei
brani.
Ma ora il rapper sembra pronto: annunciando su Instagram la data del 14 Giugno 2020 a San Siro, Salmo afferma che quella data è il suo “mostro finale”: l’ultima prima di una “lunga pausa”.
Molti fan credono sia una trovata di marketing per aumentare l’hype, molti già si disperano. Ma sapete che c’è? Se Salmo si ferma è meglio così, per tutti.
Parliamoci chiaro: Salmo oggi è il King del flow, nonché uno dei migliori live performer in Italia. Ma lui lo sa fin troppo bene, e il suo rap sta iniziando a diventare borioso e autoreferenziale. In una parola: inutile. Mentre proprio Salmo ci aveva abituato ai testi più graffianti, controversi e provocatori del rap italiano. Testi stimolanti!
Dunque che Salmo cerchi pure qualche stimolo esterno alla musica, per poi magari tornare e rimpolpare di contenuti il suo stile che, ormai sempre
parodistico-canzonatorio, rischia di farlo diventare la parodia di sé stesso.
Peace!
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