“Buon cibo fa buon sangue!”. L’11 dicembre 2019 – Mensa via dei Mille 102, Sassari, ci sarà la giornata di donazione Non-Stop organizzata da Ersu Sassari e Avis Sassari. Tutti i donatori e le donatrici riceveranno un buono per usufruire di un pasto gratuito in mensa. Donazioni non-stop dalle 8.30 alle 18
Ersu Sassari e Avis ancora una volta insieme per realizzare una maratona per la vita che vedrà coinvolti tutti gli studenti iscritti in un percorso universitario o di alta formazione accademica a Sassari, ma non solo. Mercoledì 11 dicembre 2019 dalle 8 alle 18 sarà possibile dare il proprio contributo per contrastare l’emergenza sangue in Sardegna. Quest’anno si raddoppia: saranno ben due le autoemoteche dell’Avis di Sassari posizionate davanti all’ingresso della Mensa universitaria, in via dei Mille 102, dove volontari ed infermieri saranno a disposizione per una vera e propria “maratona della donazione”.
Dopo il grande successo dello scorso anno con 72 sacche raccolte nell’intera giornata del 12 dicembre dello scorso dicembre, quest’anno grazie alla disponibilità di due mezzi e del doppio staff, si spera di battere il record delle 150 donazioni.
Ersu Sassari, in segno di gratitudine per il gesto nobile degli studenti e delle studentesse iscritti a Sassari, offriranno un coupon per usufruire di UN PASTO GRATUITO IN MENSA.
Inoltre gli operatori dell’Avis Provinciale forniranno ai donatori un certificato che varrà come giustificazione da presentare, ad esempio, al proprio datore di lavoro (nel caso di studenti occupati) o per giustificare l’assenza dalle lezioni del giorno.
Donare sangue significa donare vita e Avis ti premia: gli studenti e le studentesse che donano possono concorrere per ricevere la BORSA DI STUDIO DELL’AVIS del valore di 400 EURO.
IL CONCORSO
Vengono messe a concorso 75 borse di studio del valore di 400 euro ciascuna destinate agli studenti universitari che conseguiranno la Laurea o la Laurea Magistrale/Specialistica nell’anno solare, in questo caso il 2019, con esclusione degli studenti in possesso di una precedente laurea di pari livello o livello superiore rispetto a quella per cui si richiede la partecipazione; al 31 dicembre 2019 coloro che hanno conseguito la Laurea di primo livello non devono aver compiuto 28 anni e 31 anni coloro che hanno conseguito la Laurea Magistrale/Specialistica.
Possono beneficiare della borsa di studio esclusivamente gli studenti iscritti, entro il 31 dicembre 2019, ad una delle Avis Comunali esistenti in Sardegna e che abbiano effettuato almeno una donazione di sangue negli anni solari 2016-2017-2018.
Per maggiori dettagli: http://www.avisardegna.it/attivita/borse-di-studio/borse-di-studio-per-laureandi-anno-2019/
COSA SIGNIFICA DONARE?
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Donare il sangue è un gesto concreto di solidarietà. Significa letteralmente donare una parte di sè e del propria energia vitale a qualcuno che sta soffrendo, qualcuno che ne ha un reale ed urgente bisogno, significa preoccuparsi ed agire per il bene della comunità e per la salvaguardia della vita.
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Donare il sangue è innanzitutto un dovere civico, la disponibilità di sangue è infatti un patrimonio collettivo a cui ognuno di noi può attingere in caso di necessità e in ogni momento.
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Una riserva di sangue che soddisfi il fabbisogno della nostra comunità è quindi una garanzia per la salute di tutti, donne, uomini, giovani, vecchi, bambini, compresi noi stessi e le persone che ci sono più care.
PERCHÈ DONARE SANGUE È NECESSARIO?
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Il sangue e gli emocomponenti sono un’esigenza quotidiana che diventa tragica ogni volta che il sangue manca, non solo in caso eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti, ma anche e soprattutto nella gestione ordinaria dell’attività sanitaria: nell’esecuzione di trapianti e di vari interventi chirurgici, nei servizi di primo soccorso, nelle terapie oncologiche contro tumori e leucemie, nella combinazione dei farmaci plasmaderivati, chiamati non a caso anche farmaci salvavita, utilizzati per contrastare patologie importanti quali anemie croniche, emofilia, malattie del fegato, deficit immunologici o nella profilassi di infezioni come il tetano e l’epatite B.
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Il sangue e i suoi componenti sono quindi presidi terapeutici indispensabili per la vita e purtroppo non sono riproducibili in laboratorio. Ciò significa che non esistono ad oggi alternative possibili alla donazione e se vogliamo una Sanità capace di prendersi cura di noi, non possiamo far appello solo sulla scienza e sulla medicina ma dobbiamo dare il nostro contributo.