Nella terza domenica d’Avvento, domenica 15 dicembre per Su Nasciumento l’opera di Pietro Marcialis in piazza San Giacomo
“Su Nasciumentu. Una storia di Natale nella Cagliari del 2019”, in questa domenica un angelo tutto bianco e luminoso discende sulla terra. Tiene nella mano destra un raggio di sole che possiede un potere meraviglioso, penetra nel cuore degli uomini che hanno in sé amore autentico e si mette a rischiararli e a riscaldarli dall’interno. Ma non tutto il mondo vede l’angelo bianco. Solo gli angeli lo vedono e coloro i cui occhi sono stati illuminati dalla sua luce.
Evento organizzato da Il crogiuolo con il contributo dell’Assessorato al Turismo del Comune di Cagliari, il 15 dicembre sceglie come teatro d’azione VILLANOVA, dove in piazza San Giacomo, alle ore 11, va in scena QUEST’ANNO L’AVVENTO GESÙ LO FA A CAGLIARI, una produzione originale de Il crogiuolo al suo debutto assoluto per Su Nascimentu.
In una sera di dicembre diversa dal solito una stella cometa appare nel cielo di Cagliari. Tra stupore, scetticismo e desiderio ci ragionano sopra un pescatore, una prostituta, un giudice, una panettiera. Fanno strani incontri: un frate, un prete, un falegname, un cieco. Infine la sorpresa finale.
In ordine di entrata gli interpreti sono Pino Boi, Cristiana Cocco, Piero Marcialis, Carla Orru’, Giulio Manera, Toty Resta (che però non potrà esserci, di turno al lavoro), Carlo Boi, Sergio Massenti, Enrica Mura.
A partire dalle 17 per le vie di Villanova si esibirà la Banda Musicale Pergolesi Quartucciu.
Già alla fine degli anni Ottanta, si coltivava l’idea di costituire una banda nel comune di Quartucciu. Nel 2002 il sogno si fece più concreto con la costituzione dell’Associazione Banda Musicale “Giovanni Battista Pergolesi”. Dopo i primi mesi trascorsi ad avviare lo studio del solfeggio e degli strumenti da inserire nell’organico, la banda ha effettuato la sua prima “uscita” il 26 giugno del 2004 in occasione della festa patronale di San Giorgio Martire. Da allora la banda musicale ha animato le vie della cittadina in occasione di ogni tipo di manifestazione (feste patronali, eventi culturali e di beneficenza, ecc.), ha partecipato a celebrazioni religiose e civili in varie località della Sardegna e ha organizzato ogni anno a Quartucciu almeno un evento come un concerto o un raduno bandistico. Nel tempo la banda si è avvalsa della collaborazione dei maestri Elia Demuro (2004-2014), diplomato in Tromba al Conservatorio di Cagliari e Daniele Deias (2014-2017), diplomato in clarinetto. Dal 1 settembre 2017 la direzione è affidata a Elisa Ceravola, diplomata in flauto.
Nella via Sulis presso il negozio Donne Store, alle ore 20 “Danzare lo spazio: Angelo Bianco” a cura di Asmed e alle ore 21 Matteo Belli in “Natività” (ospitalità nazionale)
“Nel brano dal titolo ‘Natività’ Matteo Belli interpreta una sorta di presepe ecumenico o, forse, sarebbe meglio dire panitalico, attraverso una ventina di personaggi e altrettante parlate diverse tra lingue, dialetti e grammelot, utilizzando un repertorio di strumenti antichi e moderni, di matrice giullaresca, nel tentativo di ritrovare i principi di un linguaggio popolare che sempre e comunque sia in grado di premiare la sensibilità e l’intelligenza dello spettatore, ogni giorno di più sottoposto al rischio del quotidiano abbrutimento televisivo.”
La serata ternima al May Mask dove alle ore 22 va in scena “Periferie dell’Infinito”, racconti originali Davide Catinari (concerto), produzione Vox Day,
Periferie dell’infinito è una performance di letture, musica e immagini mescolate attraverso un percorso immaginario che passa per le contraddizioni di un presente in cui tutti non sono uguali e nessuno è innocente. Religione, socialità, alienazione, vita, morte, stazioni immaginarie dell’universo di ogni essere umano, passeggero senza bagaglio nel viaggio quotidiano al centro di se stesso, confuso nella marginalità di un infinito che non gli appartiene e gli é impossibile comprendere.
Periferie dell’Infinito è uno spettacolo costruito sulla visione dionisiaca e prometeica dell’artista che lo conduce alla suo sacrificio e sulla carica eversiva che egli rappresenta in un contesto dominato dai media, declinati come incarnazione del gusto medio e quindi mediocre. Tutto ciò che rende l’arte oggetto di marketing trasforma gli artisti stessi in feticci culturali, testimoni inoffensivi di uno scenario globale e globalizzato.
Le nuove versioni dei racconti originali di Davide Catinari scorrono insieme alle suggestioni visive di Gildo Atzori e al commento sonoro di Samuele Dessì, attraversando uno scenario su cui si consumano storie vere di uomini e donne responsabili del proprio destino o vittime di se stessi. Una linea temporale sospesa tra la Hollywood degli anni ’20 e le avanguardie europee dell’ultimo novecento, dentro la quale rivivono le vite di Pepi Lederer, aspirante icona dell’America di Fitzgerald, Alberto Greco, poeta e pittore argentino inventore dell’informalismo, Francesca Woodman, rivoluzionaria fotografa statunitense.