La Sardegna e la lotta ai tumori: pazienti e cittadini abbastanza soddisfatti su strutture e assistenza, ma scontenti per le liste d’attesa. Apprezzamento per l’impegno di medici e infermieri.
In Sardegna oltre 76.000 persone vivono dopo la diagnosi di tumore maligno, 10.200 sono i nuovi casi registrati ogni anno. Cittadini e pazienti esprimono un giudizio abbastanza positivo su impegno e preparazione di medici e infermieri, su strutture e organizzazione ma sono critici sui tempi di attesa. I risultati dell’indagine realizzata da Ipsos insieme a Salute Donna Onlus e alle Associazioni pazienti sostenitrici del progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” evidenziano una sostanziale positività del sistema assistenziale sardo con alcune criticità e aree di possibile intervento e miglioramento.
Una sanità segnata dalla relazione umana che accompagna l’intero percorso di cura, riconosciuta la competenza e la professionalità di medici e infermieri, di buona qualità le strutture e l’organizzazione dell’offerta sanitaria.
I pazienti sardi e la popolazione esprimono un giudizio nel complesso abbastanza positivo su personale, ambienti, strutture e informazione tanto nella fase diagnostica che nel percorso di cura, ma in generale l’opinione pubblica sarda di fronte al confronto con il resto d’Italia esprime giudizi maggiormente critici, soprattutto tra i cittadini. Poco più favorevole il giudizio dei pazienti, oncologici e oncoematologici, che vivono in prima persona il percorso di diagnosi e cura.
Particolamente consistente il dato dell’elevata percentuale, fino al 58%, di pazienti che si astengono dal giudizio rispetto ai Centri di eccellenza per la cura dei tumori e alle possibilità di scelta in regione tra diversi Centri oncologici.
È il quadro dell’assistenza sanitaria nella Regione Sardegna che emerge dalla ricerca “La Sardegna e la lotta ai tumori: il punto di vista di pazienti e cittadini”: l’indagine, che coinvolge in modo parallelo cittadini e pazienti oncologici e onco-ematologici, è stata realizzata dall’Istituto Ipsos insieme a Salute Donna Onlus e alle Associazioni del progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, impegnate a promuovere il miglioramento dell’assistenza e della cura dei pazienti affetti da tumore e attive in Sardegna: aBRCAdaBRA, A.I.N.E.T. Vivere la Speranza Onlus, APAIM – Associazione Pazienti Italia Melanoma, Gruppo Abbracciamo un sogno.
La Sardegna, dove oltre 76.000 persone convivono con un tumore, con 10.200 nuovi casi registrati ogni anno.