“Con i miei occhi” è una mostra fotografica per raccontare la vita immortalata attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, dietro il quale ci sono due occhi, quelli di Aristide Tedeschi a sua volta visto dagli occhi dei suoi figli
“Con i miei occhi”. Un intreccio di sguardi, di mondi che si incontrano, si sfiorano, si intrecciano tra l’amore di un padre verso i suoi figli e viceversa. Un legame che lascia segni indelebili, che ti stringe quando nei hai bisogno e che si allenta quando si sente il bisogno di libertà.
“Con i miei occhi“ è dunque una mostra, ma anche un tributo dei suoi due figli. Le foto, che saranno esposte il giorno 22 dicembre dalle ore 16:00 alle ore 21:00 nella sala del ristorante “RE Baccalà” a Baronissi (Via Nicotera 3), rappresentano una selezione di lavori che hanno particolarmente colpito la famiglia dell’autore e che “ai loro occhi” ha suscitato forti emozioni.
Il titolo dell’evento segue però un duplice canale significativo, poiché coloro che visiteranno la mostra, potranno godere di uno spettacolo che comincia da selvaggi paesaggi, passa per geometrie artistiche e si riflette negli occhi dei soggetti ritratti negli scatti realizzati dal fotografo che ha immortalato “con i suoi occhi” ciò che per lui esprime qualcosa che ha un profondo significato.
Questa mostra, prima di una serie di iniziative che toccheranno anche altre regioni come la Sicilia, si presta quale occasione perfetta per completare la lista dei propri regali di Natale. Le foto esposte infatti, saranno messe in vendita ad una modica cifra e il ricavato sarà totalmente devoluto in beneficenza ad associazioni che si occupano di tutelare i bambini in difficoltà.
Aristide Tedeschi nasce a Salerno il 2 giugno del 1942, da madre salernitana e padre calabrese. Dopo essersi laureato in ingegneria civile alla Federico II di Napoli, svolge la sua attività professionale sia nel pubblico che nel privato per oltre 40 anni, raggiungendo notevoli successi, soddisfazioni e stima da parte dei committenti e di chi ha collaborato con lui. Appassionato fin da giovane di fotografia, riceve in regalo la sua prima macchina fotografica professionale negli anni 60, una Rolleiflex 3.5F Dbgm Film, che ancora oggi conserva gelosamente. Autodidatta, come ama definirsi sempre, comincia ad immortalare i suoi soggetti preferiti, fiori e frutta, che ancora oggi sono al centro dei suoi lavori professionali. Sposato con due figli, l’ingegnere “fotografo“, sia per deformazione professionale che per attitudine personale, ha sempre avuto un occhio attento ai particolari che nei suoi scatti vengono catturati in modo unico.
Aristide Tedeschi trova ispirazione nei luoghi più disparati dove non si limita a guardare ciò che apparentemente lo circonda ma ne carpisce le profondità che poi, con grande sentimento, imprime nelle sue stesse foto. Il suo amore per l’arte della fotografia è talmente grande che lo ha spinto, qualche anno fa, ad intraprendere un nuovo progetto con le scuole elementari del comune di Baronissi e successivamente con quelle del comune di Siano, così da trasmettere questa stessa passione ai bambini che hanno partecipato al suo corso gratuito e che, grazie al supporto del “nonno insegnante” e delle loro famiglie, hanno poi realizzato una mostra con gli eccellenti lavori prodotti.