Domenica 12 Gennaio 2020 dalle 18,00 alle 20 presso l’ex Frantoio a Villa Verde si svolgerà la seconda performance di Ilaria Marongiu
Alle 20,00 ci sarà la presentazione dell’opera di Ilaria Marongiu. Si potrà anche, nell’occasione, visitare la mostra inaugurata il 24 Novembre presso l’ex Frantoio Via Notaro Salis,10 a Villa Verde.
L’evento è organizzato da la Biblioteca Gramsciana, Boghes in collaborazione con la Nur s.n.c. e l’amministrazione Comunale di Villa Verde.
Giorni di apertura 24.11.2019 – 26.01.2020. Lunedì 8,30-12,30 / 15,00-19,00; Mercoledì 8,30-12,30 / 15,00-19,00; Giovedì 15,00-19,00. Performance con l’artista h. 18,00. Domenica 8 Dicembre; Domenica 12 Gennaio. Finissage Domenica 26 Gennaio.
Segreteria organizzativa: bibliotecagramsciana@libero.it (3493946245) – (3331453890)
UN RECINTO PIENO DI STELLE
Il recinto nell’immaginario collettivo è uno spazio scoperto cinto intorno da muri, siepi, filari di piante, reti metalliche. Nella mostra di Ilaria Marongiu il recinto assurge a luogo di riflessione ma non individuale ma in un incontro con l’altro.
Il recinto nell’immaginario collettivo è uno spazio scoperto cinto intorno da muri, siepi, filari di piante, reti metalliche. Nella mostra di Ilaria Marongiu il recinto assurge a luogo di riflessione ma non individuale ma in un incontro con l’altro.
Recinto separato nell’accezione di “temenos” dove il sacro è ciò che viene inserito-immesso al suo interno. Ciò che viene “isolato” dal resto delle cose diviene sacro, acquisisce un’aura poiché si distingue dal caos e può essere meglio compreso.
L’artista con un impasto di farina, terra, sale e acqua crea opere d’arte ispirandosi alla fauna e flora autoctona che crea un universo in cui le opere (le stelle) guardano e avvolgono l’osservatore. L’impasto ottenuto diventa pigmento, si presta come indurente per supporti morbidi e può essere utilizzato come pasta scultorea.
Così si creano spazi neutri ovvero i tèmenos hanno il potere di diventare casa di chi li abita. All’interno della mostra i piccoli animali scelti perché “incontrati” ci guideranno alla scoperta del nostro recinto, sono loro i nostri referenti. Allora i totem, le capanne, riusciranno a scaturire in noi la ricerca.
Ricerca di ciò che pian piano abbiamo perso per ritrovarlo nella natura e nella realizzazione attraverso ciò che nella universalità sacra ci nutre: il Pane.
ILARIA MARONGIU frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera laureandosi in pittura e successivamente specializzandosi in Didattica dell’Arte. Attualmente insegna Disegno e Storia dell’Arte presso i Licei .
Al percorso artistico degli anni accademici milanesi ne consegue un arricchimento nelle forme del linguaggio artistico che va delineandosi grazie ai contesti laboratoriali, gli approfondimenti documentaristici, espositivi e seminariali da lei stessa ideati. Le tematiche in continuo sviluppo partono dall’analisi fenomenologica degli archetipi formali come principi di nascita della coscienza.