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Brexit, il Regno Unito saluta l’Erasmus: accordo da rinegoziare

Scoppia la polemica per la bocciatura di un emendamento alla legge di ratifica dell’uscita dall’Unione Europea

Erasmus a rischio nel Regno Unito con l’avvento della Brexit. Che il tanto apprezzato progetto di scambio universitario europeo fosse in bilico era nell’aria da tempo, ma a destare preoccupazione è stato il voto contrario della Camera dei Comuni sulla prosecuzione automatica del programma. L’emendamento bocciato avrebbe imposto il proseguimento del progetto anche dopo il 2020, ossia al termine dell’attuale ciclo già finanziato.

Chris Skidmore, sottosegretario per l’Università e la ricerca, si è affrettato a chiarire la posizione del governo con un tweet: “Il voto non mette fine né impedisce al Regno Unito di partecipare all’Erasmus Plus. Restiamo disponibili e il programma farà parte delle future negoziazioni con l’Unione Europea. Diamo grande valore agli scambi internazionali tra studenti”. La risposta definitiva sul proseguimento della collaborazione sarà dunque rimandata ai negoziati successivi alla Brexit.

Le rassicurazioni ufficiali non sono bastate ad arginare la reazione di protesta, divampata in particolare nel mondo dei social. La mancata certezza dei viaggi di studio internazionali metterebbe in pericolo il futuro formativo di migliaia di giovani dell’Unione Europea interessati a studiare nell’isola britannica. D’altronde, la vittoria di Boris Johnson alle recenti elezioni ha rafforzato la volontà di limitare la libertà di movimento modificando sostanzialmente le regole sull’immigrazione.

“La Brexit ormai è nei fatti e non sta a me dire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato – scrive in una nota Sergio Battelli, presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera – Se il progetto europeo in questi anni è cresciuto, se l’Unione, soprattutto tra le nuove generazioni, si è fatta concreta, lo si deve anche a iniziative come l’Erasmus. Ogni perdita impone una riflessione e una ristrutturazione, credo quindi che l’UE debba necessariamente ripensare il percorso educativo per le nuove generazioni. Solo lo scambio e l’integrazione faranno il cittadino europeo di domani, non certo le chiusure e gli arroccamenti ”.

About Simone Cadoni

Classe 1993. Giornalista pubblicista, ha conseguito la laurea in Lingue e Comunicazione e un master in Giornalismo. Dai tempi dell'università collabora con Unica Radio, per cui si occupa della produzione di articoli e interviste.

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