Filosofeggiamo sulla carne come cibo e come simbolo
Ecco una puntata più filosofica. Di fronte a una tagliata di Angus o una fiorentina ci siamo chiesti che cosa renda così speciale la carne come cibo. Principale fonte proteica di tutti gli amminoacidi, fonte di ferro e di vitamine, la carne riveste un ruolo importante nell’alimentazione umana. Ad un punto tale da prendere un significato simbolico, che va oltre il suo valore nutrizionale. Astenersi da mangiare carne diventa un vero sacrificio in moltissime religioni. Così come giusta ricompensa per gli eventi positivi della vita: il figliol prodigo viene riaccolto in famiglia dal padre proprio sacrificando il vitello grasso, non certo con una zuppa di ceci, seppur buona! Il tutto ci servirà per esplicitare una sorta di assioma valido in antropologia: ciò che è buono da mangiare, è buono da pensare.
Proseguiremo il nostro racconto per analizzare come la “fame di carne” abbia portato alla rivolta delle casalinghe, prodromo della caduta del regime polacco. Nel 1981 la popolazione polacca è tutt’altro che sottonutrita, eppure una sorta di isteria collettiva porterà letteralmente a svaligiare le macellerie e a fare incetta di carne. Termineremo la puntata dando un’occhiata alle ultime statistiche EURISPES su vegetariani e vegani. Quanti sono in Italia quelli che si astengono da mangiare carne o prodotti derivati dagli animali?
Se siete curiosi di conoscere le risposte ai nostri quesiti, non vi resta che sintonizzarvi su UNICA Radio, alle 20 di Lunedì per un’altra curiosa puntata di GnamGnam!
Vi aspettiamo puntuali!