Monserrato, oggi il via alla 23° edizione del falò di San Sebastiano, come da rito ormai da anni, il Gruppo di Cultura Popolare e Monserrato si preparano all’accensione del falò di San Sebastiano, più comunemente chiamato in sardo: Su Fogadoni De Santu Srebestianu.
Uno degli eventi più conosciuti e attesi nel campidano, che ogni anno registra oltre 2000 presenze.
Il programma di stasera 25/01/2020:
Dalle 16 : Animazione per bambini con il pagliaccio Lillie Truccabimbi a cura dio Lalli’s Face Painting
Ore 16:30 : Esposizione auto d’epoca a cura dell’associazione AMAME in collaborazione con Club Bianchina Sardegna e gruppo Old Car Friends.
ore 18:30 : Balli Sardi con il Gruppo SU BERANU, con Francesco Masala, Eddy Nateri, Matteo Sulis, Michele Piga e Laura Usai.
Ore 19:15 : Benedizione e accensione de SU FOGADONI.
A seguire balli sardi attorno al falò con l’accompagnamento del gruppo BRINCA con Paride Peddio, Jonathan Della Marianna, Federico Di Chiara, Davide Pudda e Fabio Carta.
Durante la serata degustazione di piatti tipici sardi a cura dell’Associazione Sa Carriadroxia.
Storia del Falò di San Sebastiano:
L’Associazione “Gruppo di Cultura Popolare” di Monserrato, in attività dal 1975, ha come
scopo principale lo studio e la divulgazione delle varie forme di espressione della civiltà sarda ed ha
come obiettivo primario la valorizzazione delle tradizioni popolari.
Le sue finalità non si limitano alla ricerca culturale, e al tramandare usi e costumi, ma al suo
interno, promuove varie attività, che favoriscono l’aggregazione dei giovani, impegnandoli in vari
settori, quali lo studio della musica e l’interpretazione del canto, dei giochi e qualsiasi forma di
espressione artistica consenta di valorizzare le caratteristiche di ogni singolo componente
dell’Associazione.
Fa parte integrante dell’attività dell’Associazione, il Falò in onore di San Sebastiano, Su Fogadoni de Santu Srebestianu. La festa cadde in disuso durante la Seconda guerra mondiale, per ovvi motivi di sicurezza, fu riproposta dall’Associazione nel 1997, grazie al coinvolgimento di alcuni
anziani di Monserrato. Iniziarono a ricordare ciò che da bambini avevano vissuto…. “m’arregordu ca in su bixinau de Ziu…” tutta la popolazione dopo la processione in onore del Santo Martire, assisteva alla benedizione, da parte del sacerdote, della catasta di legna saggiamente preparata dagli esperti del paese, nella piazzetta antistante i ruderi della chiesetta nella via Zuddas e poi, dopo l’accensione da parte del più anziano presente, a suon di musica, un bicchiere di buon vino, un piatto di Pisci a Collettu (fave lesse con cotiche di maiale), si andava avanti fino all’alba a ballare attorno al fuoco dove, alcuni ballerini più coraggiosi, saltavano letteralmente i tronchi ardenti che potevano cadere dalla pila di legna, per dimostrare agli altri la loro forza e il loro coraggio.
I soci del Gruppo di Cultura Popolare si prodigano nella raccolta della legna e della potatura dell’ulivo e della vite per il falò, già dai primi di novembre, il tutto messo gentilmente a disposizione
dai contadini di Monserrato e non solo.
Il programma per quest’anno prosegue sul percorso iniziato già nello scorso 2019.
Lunedì 20 gennaio, si ripropongono le vere origini della festa, dove, nella piazzetta antistante i ruderi della chiesa di San Sebastiano, in via Zuddas, i giovani musicisti del Gruppo Su Beranu animeranno
con balli, musica e canti. Un piccolo braciere, preparato dai residenti, darà un segno del falò che in passato veniva acceso proprio in quel sito. Il simulacro del Santo sosterà per alcune ore per poi essere
riaccompagnato in processione fino alla chiesa di Sant’Ambrogio.
Il 25 gennaio Su Fogadoni, in piazza Gennargentu, come ormai da alcuni anni, avrà un diverso scenario, un diverso sapore, spazi più ampi, maggior afflusso di spettatori. Ci sarà il palco le bancarelle, la degustazione, le giostre… tanto bel vivere un’antica festa in toni più moderni, con un
rispettoso sguardo a ciò che i nostri nonni hanno vissuto e ci hanno tramandato.
A nome del Presidente (Saverio Usai) e di tutti i soci del Gruppo di Cultura Popolare un caloroso invito a
partecipare e a vivere la festa di San Sebastiano.