Sabato 1 febbraio 2020 alle 17 si terrà a Cagliari, nello Spazio Search in largo Carlo Felice 2, la cerimonia di premiazione del “Premio Paolo Bernardini per la divulgazione in archeologia”, evento organizzato dall’associazione Itzokor e giunto quest’anno alla sua seconda edizione
Il premio, dedicato alla memoria di Paolo Bernardini, archeologo e docente universitario prematuramente scomparso il 23 giugno 2018, che faceva dell’attività divulgativa parte integrante e fondante del suo lavoro, è nato con l’obiettivo di promuovere la divulgazione delle ricerche archeologiche verso un pubblico vasto ed eterogeneo.
Dopo la prima edizione che ha premiato Donatella Salvi, già Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, quest’anno il riconoscimento andrà ad Alfonso Stiglitz, direttore del Museo civico del Territorio e degli scavi archeologici nei siti monumentali di s’Urachi e Serra is Araus, nel territorio di San Vero Milis, già professore a contratto dell’Università degli Studi di Cagliari, che nel corso della sua carriera si è distinto per i meriti divulgativi con incontri, conferenze, lezioni, pubblicazioni e articoli su quotidiani e periodici.
Alla serata interverranno amministratori, personalità del mondo della cultura e la famiglia del prof. Bernardini.
L’associazione culturale Itzokor Gruppo Archeologico nasce nel 2001 “con lo scopo di individuare, accertare, tutelare e valorizzare il patrimonio dei beni archeologici, monumentali, storici, artistici e culturali”.
Nel corso degli anni, e soprattutto attraverso la manifestazione Aperivi Culturali, ha favorito l’incontro diretto, non mediato, tra chi fa cultura e chi la riceve, diventando un osservatorio attento sulla divulgazione scientifica in Sardegna in particolare in campo archeologico; con questi intenti nel mese di luglio 2019 ha organizzato a Cagliari la prima edizione del Sardinia ArcheoFestival.
”L’archeologia necessita di una comunicazione adeguata e accessibile a tutti – sottolinea Alice Nozza, presidente di Itzokor – non solo perchè è la disciplina che si occupa del nostro passato, affondando fino alle radici del nostro essere donne e uomini di oggi, ma anche perchè la conoscenza può valorizzare ancora di più i nostri luoghi e il nostro patrimonio di storia e cultura”.