RICERCATORI

Università di Cagliari: non si vuole fermare la sperimentazione animale

Gli organi collegiali dell’Ateneo hanno approvato un documento, in cui chiedono che la libertà di ricerca pubblica debba essere riaffermata

“Confidiamo nell’equilibrio più volte dimostrato dalla magistratura italiana per una soluzione valida per tutti”. Queste le parole del rettore dell’università di Cagliari in riferimento alla richiesta di continuare con la sperimentazione animale.

Il Senato Accademico e il Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Cagliari hanno approvato all’unanimità un documento. In questo chiedono di non fermare la sperimentazione animale nella ricerca scientifica.

Progetto:

Si fa riferimento è al Progetto Light-Up di Marco Tamietto e Luca Bonini. Sono docenti degli Atenei di Torino e Parma, e il progetto è in via cautelare interrotto dal Consiglio di Stato con la pronuncia del 23 gennaio.

Questo tratta di un importante progetto di ricerca internazionale finalizzato a curare una particolare forma di cecità. Si intendeva studiare su sei macachi cui sarebbe stato necessario procurare una micro zona d’ombra nell’occhio.

Obiettivo:

“L’auspicio che formuliamo a nome della Comunità Accademica dell’Università degli studi di Cagliari è che la libertà di ricerca pubblica si riaffermerà.

Ma naturalmente mantenendo il pieno rispetto dei principi etici e delle normative vigenti.

Perciò i ricercatori confidano sulla saggezza, conoscenza e consapevolezza del Consiglio di Stato. Per non relegare il nostro Paese ai margini della ricerca in Bio-medicina per la scoperta di nuove cure in tanti campi”.

“La nostra iniziativa – commenta Maria Del Zompo – nasce dall’esigenza di far presente che la ricerca sull’animale si basa su principi di assoluto rispetto del suo benessere.

Ma si basa sull’assoluta necessità di proseguire la sperimentazione animale per molte malattie rare, degenerative, tumorali.

Perciò, gli studiosi italiani saranno ancor più svantaggiati, perché nel resto dei paesi europei la sperimentazione è possibile, e loro non potranno partecipare a nessun bando.

Per questo confidiamo nell’equilibrio più volte dimostrato della magistratura italiana per una soluzione valida per tutti”.

About Giulia Mannu

Nasce a Nuoro nel 1997. Dopo aver conseguito la maturità scientifica nel 2016, comincia a studiare presso la facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche di Cagliari, intraprendendo l'indirizzo di Scienze Politiche.

Controlla anche

Ricercatori di Sassari scoprono due specie erbacee

Le scoperte delle due specie erbacee bulbose a fioritura autunnale, rinvenute nel Parco regionale di …