Tra i film in uscita: “Birds of Prey”, “Il Ladro di giorni” e “Alice e il sindaco”
Tra i film in uscita il sei febbraio:“Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)”, spinoff al femminile di “Suicide Squad”, ottava pellicola del DC Extended Universe e incentrato sulle avventure del gruppo Birds of Prey, capitanato dalla folle Harley Quinn, interpretata sempre dalla stupenda Margot Robbie. La regista di Birds of Prey è Cathy Yan, sceneggiatrice, regista e produttrice cinematografica cinese.
Una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo lei sa fare, dopo che la sua storia d’amore con Joker è finita. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, prendono di mira la piccola Cass, la città viene messa sotto sopra per trovarla. Le strade di Harley, Huntress, Black Canary e Renee Montoya si incrociano, e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per sconfiggere Roman.
Il napoletano Guido Lombardi torna al cinema con “Il Ladro di Giorni”, film drammatico con protagonista Riccardo Scamarcio, tratto dal romanzo omonimo uscito nel 2019.
Presentata alla Festa del Cinema di Roma 2019, la pellicola racconta la storia di Salvo (Augusto Zazzaro), 11 anni, che vive con gli zii in Trentino. Il giorno della sua Prima Comunione ricompare suo padre Vincenzo (Riccardo Scamarcio), che è stato in prigione per 7 anni. Ora l’uomo vuole passare un po’ di tempo con lui e partono verso il Sud e per Salvo sarà l’occasione per conoscere i segreti e il passato del padre.
Altro film in uscita è anche anche “Alice e il sindaco”, pellicola dai toni drammatici, diretta e sceneggiata da Nicolas Pariser.
A qualche mese dalle elezioni, il sindaco di Lione non ha più idee. Dopo trent’anni di vita politica è come svuotato. In suo soccorso, l’entourage comunale recluta una giovane normalista. Il ruolo di Alice Heimann sarà rigenerare la capacità di pensare del sindaco. Rivelato da un thriller politico paranoico, Nicolas Pariser si impone con Alice e il sindaco come il regista per eccellenza del film politico francese. La politica, reale o sognata, diventa terreno di gioco di un autore audace e ispirato, erede di Rohmer, a cui il film fa esplicitamente riferimento. Affrontando la crisi democratica che colpisce la Francia, il regista riflette sulla natura e l’etica della politica, intesa come amministrazione del bene pubblico coerente a un sistema di valori.