Nell’ambito del progetto Jump – ciclo di incontri sulla mediazione penale minorile e la giustizia riparativa, abbiamo intervistato i relatori per conoscere meglio il progetto.
Lunedì 10 febbraio 2020 alle ore 10.00, si è tenuto nell’aula magna della Facoltà di Studi Umanistici in Via Is Mirrionis il seminario formativo organizzato del progetto Jump in collaborazione con il Centro per la Giustizia minorile della Sardegna e la Prof.ssa Claudia Secci e la Dott.ssa Laura Pinna.
Il progetto è realizzato da EFYS in collaborazione con F4cr network – Fight for Children’s Rights. Si tratta di una giovane associazione che opera a Cagliari e che promuove i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. sanciti dalla Convenzione ONU del 1989 attraverso incontri tematici presso scuole, Università e centri di aggregazione.
Sono intervenute la Dott.ssa Caterina Perra, CGM Sardegna – “La giustizia riparativa in Sardegna: esperienze e prospettive”, Dott.ssa Federica Palomba, CGM Sardegna – “Una giustizia per i minori: tra responsabilizzazione e riparazione”, Prof.ssa Claudia Secci – Il valore formativo dell’azione penale con i giovani e i giovani adulti
Dott.ssa Laura Pinna – “Imparare a Riparare giustamente fin da piccoli!”
Dott. Alessio Pusceddu – “Il ruolo dell’educatore e del pedagogista nel recupero della devianza minorile. Il valore della formazione universitaria”. Ha moderato il Dott. Fabio Cruccu, presidente del F4CR Network.
Il progetto, finanziato dall’AGIA (Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza) è finalizzato alla promozione della mediazione penale minorile e delle relative linee guida proposte dell’AGIA, quale percorso che promuove i valori della persona, l’educazione alla legalità e i diritti.
Nel panorama internazionale il sistema della giustizia minorile italiano è certamente riconosciuto per la sua capacità di tutelare il minore reo nell’iter processuale. Tuttavia, questo contesto, seppur molto avanzato, fatica ancora a dare una reale collocazione ad uno strumenti degli innovativi e più interessanti. Quello della mediazione penale minorile è infatto uno di questi strumenti. Occorre per questo motivo adoperarsi per effettuare un salto (il “JUMP” titolo del progetto) che consenta di raggiungere una nuova consapevolezza.