Venerdì, il serpentone formato da centinaia di studenti arrivati dalle scuole della città e e dell’hinterland ha imboccato il Largo Carlo Felice. Tra cori anti metano e esposizione di cartelli di protesta creati dai ragazzi nei giorni scorsi in appositi laboratori.
Giovani in rivolta
“Non fossilizziamoci” il messaggio dei giovani in corteo
“Non fossilizziamoci, Sardegna libera dai gas serra”. È lo striscione realizzato dai ragazzi che hanno raccolto l’invito di Fridays for future e sono scesi in piazza a Cagliari per dire no al progetto di metanizzazione dell’isola. Gli organizzatori hanno atteso in piazza del Carmine l’arrivo degli studenti che hanno disertato le lezioni e poi è partito il corteo. In prima fila soprattutto ragazze delle prime classi delle superiori. Un segnale che certifica il fatto che il messaggio di Greta Thunberg sta facendo breccia tra le nuove generazioni.
Il concetto è sempre quello: i giovani di Fff sono preoccupati per la possibile realizzazione della dorsale del metano che dovrebbe attraversare l’isola dal nord al sud. Ma “non fossilizziamoci” significa anche no ai depositi costieri. Con un invito a guardare al presente (e cioè ai dati sempre più allarmanti sul riscaldamento globale) e al futuro.Per i ragazzi ambientalisti l’assenza del metano in Sardegna deve essere considerata non un peso ma una opportunità in vista della transizione immediata alle rinnovabili.
Venerdì per il Futuro
La scelta della giornata degli innamorati come data per la manifestazione non è stata casuale. “A San Valentino – questo uno degli slogan – brucia di passione, bruciare il metano non è la soluzione”. La manifestazione di oggi è solo un’anticipazione dell’assemblea nazionale dei giovani seguaci della 17enne svedese, prevista a Sassari il 14 e il 15 marzo, quando si decideranno i prossimi passi e si lancerà il Global strike del 24 aprile.