Re della casa di 7 milioni e mezzo di italiani, intelligenti e affabili, i gatti vengono celebrati ogni anno il 17 febbraio dal 1990.
La giornata scelta per la ricorrenza non è casuale: febbraio è il mese del segno zodiacale dell’Acquario che rappresenta gli spiriti anticonformisti e liberi. Esattamente come quelli dei piccoli felini che non amano sentirsi oppressi dalle regole. Secondo un’ antica credenza inoltre, febbraio veniva definito ‘il mese dei gatti e delle streghe’. E ancora il numero 17, che si associa alla sciagura, proprio come i gatti, soprattutto quelli neri.
“Io e il mio gatto… siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene.” diceva Audrey Hepburn in ‘Colazione da Tiffany’. Dal manga ‘Doraemon’ ai musical ‘Cats’, dai film ‘Gli Aristogatti‘ e ‘Garfield’ molto spesso i gatti sono stati i protagonisti sul piccolo e grande schermo. Ma non solo, sono numerosissimi i libri a loro dedicati. L’ultimo in ordine di tempo è ‘Gatti nel mondo‘ di Enrico Toccafondi pubblicato da Aracne Editrice. Come scrive nella prefazione Lilia Golfarelli, si tratta di “una sintesi delle razze feline che si possono trovare in natura e di quelle allevate per perfezionare genetica ed estetica”.
Esistono ben 190 varietà di gatti, di cui (almeno) 72 sono definiti ‘domestici’. Un numero, questo, destinato a crescere perché esperti ed allevatori stanno sviluppando e avviando programmi di selezione per nuove varietà di gatto domestico. Si va, spiega Toccafondi, dal gatto anatolico a quello della Carelia; dal gatto kanaani all’ural rex: tutti sono riconosciuti da associazioni minori di allevatori. Non è dato però sapere se nel tempo sarà possibile mantenere la prosecuzione delle selezioni e garantire la sopravvivenza di una varietà di gatto.
La divisione in capitoli
Corredato da bellissimi disegni fatti dallo stesso autore, il libro di Toccafondi sviluppa nei primi sette capitoli una storia minima dei gatti nel mondo. Si trovano anche consigli su come toelettare gli animali, sull’alimentazione, oltre a notizie sulla riproduzione, sul carattere e sulle razze. I capitoli che vanno dall’ottavo in poi, invece, sono dedicati alle caratteristiche genetiche dei felini, dalle patologie al colore. Con tanto di tavole e illustrazioni scientifiche che chiariscono le varie combinazioni genetiche che portano un gatto ad avere determinate caratteristiche. Il capitolo sette – insieme al nono – è quello che rende unico e particolarmente prezioso questo volume.
L’autore descrive dettagliatamente, con notizie, informazioni scientifiche e curiosità 52 specie riconosciute dalla Federazione felina mondiale. A queste si aggiungono altre 31 varietà di gatti ‘sperimentali o naturali non riconosciuti’ da organismi o associazioni di livello mondiale. Nel libro Toccafondi inserisce un elenco di 33 varietà estinte di gatto domestico, dall’Abissino wild all’Australian curl, dal Cherubino al Francescano fino al Gao Taem. Questo per testimoniare come molte razze create dagli allevatori siano destinate a volte a scomparire se seguite da allevatori che ne garantiscano la prosecuzione.
“Molte varietà allevate dall’uomo scompaiono per motivi diversi: magari perché portatrici di difetti genetici, più semplicemente perché non più interessanti dal punto di vista allevatoriale. A questo fenomeno – aggiunge l’autore – non sfuggono neanche i gatti domestici (Felis silvestris catus)”. Nel nono capitolo, infine, quello dedicato alle caratteristiche delle varie razze, Toccafondi regala ai suoi lettori un saggio quasi felino-psicanalitico. Descrive infatti il carattere dei vari gatti, oltre a raccontarne la storia, le origini, le curiosità e descrivere l’aspetto fisico. Il tutto corredato, come gran parte del libro, da magnifici disegni di cui è l’autore lo stesso Toccafondi: quadretti delicati e accurati in cui traspare la passione e l’amore dell’autore per questi animali.
L’intenzione dell’autore
“Lo scopo di questo libro è quello di riportare le caratteristiche generali di ogni selezione, comuni a tutte le associazioni che riconoscono la stessa varietà. Questo per salvaguardare e prevenire qualsiasi forma di estremizzazione. In passato le associazioni hanno attuato delle selezioni”. Hanno insomma agito contro il loro motto: “Preservare e diffondere le diverse varietà di gatti domestici selezionati”.