Il Pinocchio di Matteo Garrone giunge alla Berlinale Special Gala per la prima internazionale alla presenza del cast
La Berlinale accoglie calorosamente il premio Oscar Roberto Benigni, indiscutibile frontman della conferenza stampa per la presentazione internazionale di Pinocchio. Presenti anche il regista Matteo Garrone, co-sceneggiatore e interprete Massimo Ceccherini, la fata turchina Marine Vacth, e i più giovani Alida Baldari Calabria e lo stesso Pinocchio, Federico Ielapi.
Come previsto, la conferenza stampa alla Berlinale si è accesa in uno show a ogni risposta di Benigni espressa, ovviamente, in un irresistibile inglese maccheronico. Durante lo spazio dedicato ai giornalisti, l’interprete di Geppetto elargisce numerosi complimenti per il regista: “Per me è uno dei più grandi. Ho lavorato con Fellini, Costa Gavras, Jarmusch, Ferreri. Come tutti i grandi registi ho cercato di capire come facesse, ma non ci sono riuscito. Garrone ha uno stile completamente italiano, ma capace di espandersi. Ci vedo Tim Burton, i Macchiaioli, Bosch, Bruegel, il più grande cinema italiano. Matteo ha scelto di raccontare la fiaba più difficile e più popolare del mondo. La amano i bambini dagli 8 agli 80 anni, fiaba internazionale come lo sono tutti i capolavori, è un’avventura che ci insegna a vivere.”
Garrone, ovviamente non è da meno. E riguardo la lavorzione del film al fianco di Benigni afferma: “Pinocchio è la storia di un padre e un figlio, senza un grande Geppetto sarebbe crollato tutto. Con la sua umanità, Roberto è riuscito a creare questo rapporto. Quando si lavora con un attore che senti vicino a te per gusto e sensibilità ci si diverte, c’è scambio di idee, lavorare insieme è una gioia. Roberto è stato molto generoso sul set e lo è anche adesso nella fase di promozione”.
Non sono mancati inoltre spunti per aneddoti da far raccontare al matatore toscano che riguardo il ruolo di Geppetto rivela che secondo lui è esattamente come San Giuseppe: “entrambi hanno gli stessi problemi”. Successivamente una strizzatina d’occhio a un’eventuale ritorno a Hollywood: “Mi piacerebbe fare un film a Hollywood. Dopo l’Oscar volevano che rimanessi lì, ho ricevuto tanti progetti americani, ma ho preferito rifiutare e fare le mie cose. L’industria americana è molto diversa dalla nostra”.
In conclusione il racconto di un’occasione sfumata anni fa con Francis Ford Coppola che gli chiese di essere proprio Geppetto per il suo Pinocchio: “Robin Williams, mi aveva invitato a cena a casa sua a San Francisco. Tra gli amici invitati c’era anche Francis Ford Coppola. Lui stava preparando Pinocchio. Ci siamo incontrati varie volte, a Roma e Los Angeles, ma poi la Zoetrope è fallita e non se fatto più niente”.