Stellan Skarsgård e Andrea Bræin Hovig protagonisti dell’ultimo lavoro di Maria Sødahl nella sezione Panorama della Berlinale
Hope (Håp) uno dei film presentato nelle sezione Panorama della Berlinale nasce da una delicata esperienza della regista Maria Sødal, moglie di Hans Petter Moland, personaggio affatto nuovo nel circuito della Berlinale. Il film della Sødal riunisce a Berlino come protagonisti Stellan Skarsgaard insieme a Andrea Braein Hovig.
Riguardo la lavorazione del film che la riguarda direttamente la regista ha rivelato: «Come filmmaker sopravvivere a un evento così, guardare indietro a queste memorie è un dono, ma al contempo anche una grande responsabilità, nel senso che ho sentito inevitabile arrivare a raccontare questa storia, ma volevo farlo in un modo che fosse rilevante per tutti.” Si tratta di una storia particolare, raccontata in un modo che per lo spettatore è praticamente impossibile non provare empatia, ma soprattutto calarsi nei panni dei personaggi e ragionare in prima persona su come noi spettatori potremmo svolgere le situazioni proposte. Per questo motivo la Sødahl ha aggiunto: “In questo senso ci tengo a dire che questo non è un “cancer movie”, è piuttosto una love story. Negli otto giorni che il film copre, si raccontano in realtà vent’anni di vita insieme. Volevo raccontare una vicenda in cui non è importante tanto sapere se Anja sopravviverà, ma se lei e Thomas sapranno amarsi davvero».
Una delle scelte vincenti della Sødal è stata sicuramente la scelta degli interpreti. Per quanto riguarda il casting, infatti, la regista afferma: «Volevo un’attrice capace di dare al personaggio di Anja qualcosa di più di quello che avevo scritto io nella sceneggiatura e Andrea in questo è stata eccezionale». E Andrea Braein Hovig, l’attrice protagonista aggiunge: «Nel film io non recito la parte di Maria, ma di Anja, e quindi ho voluto conoscere ed entrare nel personaggio ancora di più di quanto lo conoscesse lei stessa. Anche perché con Maria mi sono rapportata come regista e non come “ex malata di cancro”. Sul set siamo stati molto fedeli alla sceneggiatura, ma abbiamo fatto molti take di ogni scena, ognuno con un mood differente e questo ha portato, con le scelte di montaggio di Maria, a qualcosa di inaspettato. La cosa più bella di questo film è che il personaggio di Anja è presentato con tutti i suoi difetti; sa essere dura, narcisista, esplodere di rabbia».
A completare la coppia abbiamo Stellan Skarsgaard, estremamente taciturno e riflessivo, tuttavia cardine e fondamentale ai fini della vicenda. Infatti l’attore ci dice: «In questo film parlo poco, ma la verità è che per me il cinema è fatto di quello che accade tra una battuta e l’altra […]. In questo film Thomas guarda Anja e nel suo sguardo leggiamo quello che prova, senza contare che in questo modo ho dovuto imparare molte meno battute». Scherzi a parte, Skarsgaard, afferma di aver apprezzato particolarmente il senso di verità dalla location principale: l’appartamento dei due protagonisti.