Berlinale 2020: Willem Dafoe e Abel Ferrara in Siberia

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Berlinale 2020: Willem Dafoe e Abel Ferrara in Siberia
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Il cast del film alla Berlinale per presentare alla stampa il film in competizione

Clint è un uomo tormentato ritiratosi in una locanda isolata tra i ghiacciai e frequentata dai viandanti. Nemmeno in questo paesaggio desolato è possibile avere la pace. Clint quindi, con la sua slitta e i suoi cani, parte per un viaggio alla ricerca di un confronto con se stesso. Con questa trama Abel Ferrara si presenta alla Berlinale 2020 insieme al protagonista della pellicola, intitolata Siberia, Willem Dafoe.

Dounia Sichov, Willem Dafoe e Abel Ferrara alla conferenza stampa di presentazione di Siberia

La Siberia proposta da Abel Ferrara al Festival di Berlino. Trattasi di una produzione al 70% italiana, grazie al contributo di Vivo Film con Rai Cinema, Maze Pictures e Piano. Il protagonista, come già detto è Willem Dafoe, dopo l’esperienza di New Roses Hotel, Go Go Tales, 4:44 Last Day on Earth e Pasolini, ancora una volta guidato da Abel Ferrara alla regia. Lo scenario offerto da Siberia è particolarmente introspettivo ma allo stesso tempo disturbante. A proposito di ciò, Ferrara che ha scritto il film insieme allo psichiatra Chris Zois risponde alle domande dei giornalisti dicendo che la sua Siberia non è affatto un incubo ma riguarda i sogni, e afferma: “Un terzo della nostra vita la viviamo nel sogno e la stessa realtà non è poi molto diversa da quella. Non ho tentato di scrivere una sceneggiatura perfetta, semmai di raccogliere quelle immagini attingendo alla memoria cercando di provocare il nostro modo di pensare. Mi sono immerso sempre più nell’oscurità”.

Dounia Sichov, Willem Dafoe e Abel Ferrara alla conferenza stampa di presentazione di Siberia

Dal canto suo Willem Dafoe afferma: “In questo film si passa dalla montagna al deserto in un attimo. È una bellissima storia senza un racconto lineare, ma al contrario con degli scarti che spiazzano”. Ed in effetti il materiale spiazzante offerto dal film è davvero tanto: una nana nuda in carrozzina, uomini bestie feroci, assassini che tra urla sparano alla nuca anziani e giovanissimi come un’esecuzione di guerra e altre figure mostruose nascoste nell’oscurità di cantine e grotte.

About Salvatore Uccheddu

Classe 1989. Appassionato cinefilo a 360°, degustatore di birre e di pizze. Amante dei bei film, ma anche di quelli brutti, davvero brutti. Si è cimentato come regista in lavori discutibile fattura. Irriducibile cacciatore di interviste agli addetti ai lavori della settima arte.

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