Masullas celebra il genio dell’artista marchigiano, Raffaello Sanzio
Il 2020 è l’anno di Raffaello. Per celebrare i 500 anni dalla morte del Maestro Urbinate, il Comune di Masullas (Oristano) dedica una mostra all’artista, l’unica in Sardegna.
Raffaello (1483 – 6 aprile 1520), una vita breve e interamente dedicata all’arte: ma saranno le sue opere che lo renderanno eterno. Considerato uno dei più grandi geni di ogni tempo, la sua opera segnò una traccia indelebile su tutta la storia dell’arte successiva. Con le sue opere creò un linguaggio artistico che nessuno, dopo di lui, ha più potuto ignorare.
La mostra
L’esposizione si svolgerà da domenica 8 marzo a martedì 3 giugno 2020, nei suggestivi spazi dell’ex Convento dei Cappuccini di Masullas. Il pittore della grazia e della bellezza verrà celebrato attraverso una mostra tributo, l’unica a lui dedicata in Sardegna. Grazie a ricostruzioni, ristampe e riproduzioni delle sue principali opere, il percorso espositivo si svilupperà in 4 aree tematiche. All’interno di 4 sale verranno esposte 16 riproduzioni di opere dislocate in vari musei europei (per esempio la “Scuola di Atene” delle stanze vaticane a Roma). Un quinto spazio sarà dedicato alla contemporaneità attraverso un tributo all’artista con un wall of tribute. All’interno giovani artisti in erba rileggeranno i capolavori del genio; infine con un’area esterna si andrà alla scoperta del periodo della “Scuola di Atene”.
Parlano i curatori
«Volontà del percorso espositivo è quella di mostrare i capolavori nel loro formato originale, con riproduzioni 1:1 elaborate su diversi supporti», spiega Eleonora Di Martino per la Full Media Service, azienda curatrice della mostra. «La mostra diventa così anche una sintesi della moderna stampa digitale, passando dalle tecniche di illustrazione su tela, alle immagini LED fino all’affresco digitale».
L’unica mostra dedicata a Raffaello in Sardegna. Il giusto modo per celebrare la grandezza e la fama di un artista universale a 500 anni dalla sua morte, attraverso un’esperienza che permetterà ai visitatori di conoscere e scoprire il suo genio, con la ricostruzione di un angolo della sua bottega, i ritratti, i capolavori dedicati alla sacralità e le grandi opere. Si attraverseranno dunque i 3 momenti principali della breve vita dell’artista, con una suddivisione degli spazi in quattro diverse tematiche: la biografia, con un approfondimento sulla sua oltremodo “moderna” bottega rinascimentale; la ritrattistica; le immagini sacre; le grandi opere.
Raffaello Sanzio è stato l’interprete di un’ideale bellezza classica, canonica, passata poi nel gusto di interi secoli di civiltà e connaturatasi con il nostro ideale di bellezza. Con lui non si distingue più tra il bello di natura e il bello artistico. Ma non si tratta, qui, della semplice capacità di imitare l’apparenza delle cose. La complessità del genio di Raffaello implica un’allusione all’equilibrio, al senso dell’armonia, alla solennità: a una bellezza che va oltre il tempo ma che nel tempo si è creata e ha avuto vita.
Per l’inaugurazione della mostra, dunque, appuntamento a sabato 7 marzo 2020 alle 17, GeoMuseo Monte Arci “Stefano Incani”, Ex Convento dei Cappuccini, Masullas, Oristano.